Sarabanda calciomercato
Mancano ancora tanti giorni alla conclusione di questo pazzo calciomercato, che chiuderà i battenti alla fine di agosto o al primo di settembre, quando saranno già state disputate due giornate di campionato, con l’eventualità che un giocatore si trovi ad affrontare la squadra in cui militava prima. Si tratta di una vera anomalia, a cui la Lega Calcio non vuole porre rimedio. Alcuni recenti trasferimenti hanno dell’incredibile, ed evidenziano in maniera sempre più marcata, che è il dio denaro a farla da padrone, con i procuratori e i loro assistiti che anelano a guadagni, in alcuni casi assolutamente scandalosi. I Paesi del Golfo offrono ingaggi stratosferici, con l’intento di
proporsi come nuovi attori nel contesto del calcio mondiale. Questo baillame avviene anche nel Vecchio Continente. Tonali che lascia il Milan per il Newcastle, Cuadrado, che dopo anni trascorsi alla Juventus, sbarca a Milano, sponda nerazzurra, e Lukaku, promesso sposo dell’Inter, che tratta con la Juventus, dopo aver più volte ribadito, nel recente passato, che non avrebbe mai vestito la maglia a strisce bianconere. Ma le due operazioni non piacciono ai rispettivi supporter; alla Continassa si sono sprecati i cori “Lukaku non lo vogliamo”, e a Milano, stesso copione davanti alla sede dell’Inter, perché il “nemico” Cuadrado non è gradito. Sono finiti i tempi dell’attaccamento
alla maglia, dei “Giorgio Ferrini”, tanto per fare un esempio, però assolutamente emblematico.
Ora invece la fa da padrone il calcio “business” delle televisioni, degli ingaggi assurdi, della giornata di campionato spalmata su tre/quattro giorni, che falsifica, a mio dire, la validità del campionato. Che bel ricordo l’ascolto con le radioline transistor del “Calcio minuto per minuto” dei compianti Nicolò Carosio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Riccardo Cucchi, Livio Forma, e tanti altri. In tempi più recenti aveva registrato un grande seguito la trasmissione televisiva lanciata da Fabio Fazio “Quelli che il calcio”, che è andata via via spegnendosi perché non c’era più materia prima; infatti al pomeriggio della domenica c’erano solo due o al massimo tre partite da commentare. Il
mercato del Toro prosegue a rilento, confermando l’andazzo degli ultimi anni. I granata hanno iniziato lunedì scorso 17 luglio il ritiro a Pinzolo, e sembra che Singo e Schuurs siano solo di passaggio nell’alta Val Rendena. Appare spesso la notizia dell’interessamento della Lazio per Ricci, che andrebbe a rimpiazzare Milinkovic-Savic, altro giocatore che non ha resistito al richiamo degli sceicchi d’Arabia. Sarebbe una iattura se il Presidente Cairo si lasciasse tentare da Lotito; Ricci forma con Ilic un centrocampo di ottimo livello, di prospettiva, considerata la giovane età di entrambi i calciatori. Ricci, inoltre, è un giocatore della Nazionale. Ma, in ogni caso, dovremo
aspettarci ancora tante notizie, la maggior parte delle quali, probabilmente, con la caratteristica di semplici “boutade”. L’importante è che il Toro costruisca una squadra più competitiva rispetto allo scorso campionato, perché disputare una stagione votata solo ad una onorevole salvezza, non soddisfa più i legittimi desiderata dei tifosi.
Franco Venchi