Paolo Vanoli
Paolo Vanoli

La Gazzetta dello Sport questa mattina ha fatto il punto della situazione in casa granata in merito ai due ultimi arrivati: Pedersen e Sosa.

La rosea spiega:

La coppia e il Jolly. Non si gioca a carte ma a calcio, però l'assortimento del Torino sulle fasce non è a schema fisso ma variabile. Ci sono i nuovi acquisti che si stanno inserendo e a loro si affiancano i veterani che coprono tutte le esigenze. 

Sprint sulle fasce

Il nuovo Toro, che arriva alla pausa in testa alla classifica con Juve, Inter e Udinese, sa sprintare anche in fascia. I nuovi Borna Sosa e Marcus Pedersen sono atterrati nello spogliatoio granata nel mese scorso.

Esterno mancino il primo, destro ma utilizzabile anche dall'altra parte il secondo. L'impressione destata dal croato a Venezia, nella sua prima uscita da titolare, è stata positiva. La miglior occasione granata su azione manovrata è nata da un cross del laterale biondo. 

“Sosa deve ritrovare il ritmo partita e Pedersen ci può dare una grossa mano perché quando giochi con questi sistemi i quinti fanno un lavoro molto faticoso”, ha detto dopo la gara Paolo Vanoli. 

Sosa
Borna Sosa

Pedersen conosce già il campionato italiano, la scorsa stagione era al Sassuolo: dovrebbe avere un inserimento agevolato. Sosa era molto quotato allo Stoccarda, tanto che nel 2021 quasi diventava tedesco. 

La curiosità su Sosa

Nel senso che Oliver Bierhoff e il ct Joachim Löw, sempre alla ricerca di un nuovo Lahm, gli avevano prospettato una convocazione con la Germania per l'Europeo. Il giocatore, naturalizzato in fretta, era d'accordo. 

Ma un cavillo entrato in vigore da poco gli negò il cambio di nazionale, perché aveva già 22 anni quando aveva giocato l'ultima volta per l'Under 21 croata. Di Sosa a Venezia è stata apprezzata anche la lucidità nel leggere una situazione pericolosa in contropiede, rincorrendo per tutto il campo Oristanio e annullando il pericolo. 

Pedersen, che era al debutto assoluto, ha invece costretto al corner i difensori veneziani e da quell'angolo è scaturito il gol di Saul Coco.

Pedersen
Marcus Pedersen

Il terzo uomo 

A Venezia, Pedersen ha sostituto proprio Sosa, ma si è sistemato a destra. Il trasloco di fascia è toccato a Valentino Lazaro: ormai ci è abituato da tempo, quasi una costante nella sua carriera. 

«Ho giocato dappertutto: destra, sinistra, davanti o dietro. Seguo sempre l'allenatore. A destra per me è un po' più semplice crossare subito, a sinistra devo rientrare. Ma posso far tutto. Se fossi allenatore mi metterei forse a destra, ma mi sta bene anche cambiare», aveva detto a questo giornale il mese scorso.

Lazaro
Valentino Lazaro

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