Come sta la squadra?
"Sta abbastanza bene. Abbiamo lavorato con tempi differenti per ciò che è successo, ma globalmente abbiamo fatto un lavoro abbastanza completo".


Come sta Ilicic? Che Torino si aspetta?
"I problemi col Covid-19 ci sono stati, li abbiamo avuti anche noi. È l'aspetto che ci dispiace di più, speravamo di iniziare il campionato in altre situazioni. Le mille persone allo stadio sono un segnale, ma la situazione si sta prolungando ancora. Ilicic ha ricominciato, siamo più fiduciosi, ma i tempi non sono così rapidi come qualcuno dice. Il ragazzo si è allenato con buona continuità, se andrà avanti così bisognerà recuperarlo dal punto di vista fisico".


Come gestirà la squadra? E il premio come quinto miglior allenatore?
"Il quinto posto è sicuramente un grandissimo premio per ciò che abbiamo fatto, è un riconoscimento internazionale: è una grandissima soddisfazione. Sono arrivati molti giocatori interessanti, ma Romero ad esempio è squalificato. Piccini e Miranchuk devono recuperare, mentre Lammers e Mojica sono arrivati ieri. Se guardo in prospettiva vedo che ci sono molte soluzioni. Ora gestiremo le tre partite prima della sosta come abbiamo già fatto".


Si può parlare di scudetto?
"Non possiamo partire con l'obiettivo dello scudetto, sennò andiamo fuori strada. Dobbiamo iniziare il campionato e porci degli obiettivi. Il campionato sarà diverso, ci sono squadre dietro come Milan e Napoli, ma anche Fiorentina e Sassuolo che nel finale hanno giocato bene e sono squadre ben rodate. Il livello si è alzato, potrà essere un campionato molto più equilibrato".


Si aspetta ancora qualcosa dal mercato?
"In difesa abbiamo preso Romero, ma anche in avanti c'è un po' più di affollamento: non amo molto questa situazione, ma i giocatori che sono arrivati sono di ottimo livello. In mezzo al campo siamo quelli, siamo un po' più contati. La società sa benissimo dove siamo un po' più a rischio".


Ci spiega perché dice che c'è affollamento davanti?
"Molto dipenderà dall'inserimento di Miranchuk e dal recupero di Ilicic. In questo momento siamo quasi in affanno, se recuperiamo tutti sarà differente. Quest'anno ci sono due vantaggi: uno che giochiamo sempre tre partite a settimane, l'altro che ci sono 5 cambi. In questa situazione (con più giocatori a disposizione, ndr), Malinovskyi giocherà più a centrocampo, così come Pasalic".


Cosa ne pensa della nuova regola sui falli di mano?
"Finalmente, ci sono state troppe situazioni che hanno fatto una confusione totale. Spero ci sia un po' più di chiarezza, almeno a bocce ferme. Così deve essere un regolamento serio. Il regolamento non penso sia cambiato, sono state modificate le interpretazioni".


Ilicic?
"Calma, ha passato un brutto momento. Si sta allenando, ma da tre giorni a questa parte. Non pongo nessuna fretta, starei un po' più cauto: se sarà in grado di giocare saremo i primi ad essere contenti. È già rientrato e fa già le battute: su Miranchuk mi ha chiesto «che cosa ha in più di me?» Io gli ho detto «sicuramente la testa (ride, ndr)»".


Come commenta il suo rinnovo? Come vede Ilicic?
"Sul rinnovo aspettiamo il presidente. Josip? Non pensavo fosse così avanti, mi fa piacere essere d'aiuto. Gli è capitato in un momento straordinario. Non so se il covid-19 abbia pesato in qualche modo, non lo so".


TMW - È contento delle nuove facce che sono arrivate durante il mercato?
"Lo vedremo sul campo. L'intenzione della società era mettere a disposizione qualche numero in più perché lo scorso anno abbiamo finito in pochi, abbiamo disputato 14 partite in poco tempo e con pochi giocatori. Credo che quest'anno l'obiettivo sia stato avere qualche alternativa in più, le qualità sono importanti. La fiducia è molta, alcuni hanno la necessità di recuperare fisicamente come Piccini e Lammers, Romero è un giovane che sta facendo bene, Mojica arriva a coprire una zona che io utilizzo molto. Miranchuk è molto stimato nel suo paese. Credo che dovrò far ruotare la rosa, un po' questo mi fa perdere tempo - speriamo di no - ma per inserire giocatori nuovi bisogna rischiare un pochino".


Il Torino ha aperto i settori dello stadio a medici e paramedici. Può essere un'iniziativa replicabile a Bergamo?
"Hanno fatto un lavoro straordinario, è un'ottima iniziativa. Speriamo siano tantissimi".


I nuovi si sono ambientati?
"Piccini e Miranchuk non si sono ancora allenati, Lammers e Mojica sono arrivati ieri. Romero si è ambientato, ha già fatto qualche entrata delle sue".


Che Torino si aspetta?
"Rimane un'ottima squadra, lo scorso anno ha vissuto una seconda parte di stagione difficile. È una squadra costruita per ambizioni importanti. Sono in una fase nuova, hanno cambiato allenatore. Hanno dei valori in campo e in panchina, le capacità di Giampaolo sono riconosciute da tutti".


Ci saranno più giocatori a disposizione, ma voi avete cambiato poco.
"Adesso divertitevi voi a fare la formazione. Milan e Napoli ad esempio verranno su forte, hanno fatto un ottimo lavoro anche sul finire del campionato. Anche la Fiorentina è una squadra che ha potenzialità, si aggiungeranno altre squadre. Si stanno attrezzando tutte, come il Genoa ad esempio. Si parte con poche novità, sono tutte squadre già rodate e alcune si sono anche rinforzate. Sarà un campionato molto equilibrato e difficile".


Quanto può pesare il risultato dello scorso anno? Zapata e Palomino li considera alla pari degli altri dal punto di vista fisico?
"Zapata sta bene, Palomino è un po' più indietro e ha avuto alti e bassi. Globalmente la squadra ha fatto un buon lavoro. Lo 0-7 dello scorso anno? Lo abbiamo superato, purtroppo si riparte dallo 0-0. Come cancelli i risultati negativi lo fai anche con quelli positivi".

(tuttomercatoweb.com)