Torino-Lecce, quarta giornata di Serie A: "Delusione Toro"
Rubrica di approfondimento della partita Torino-Lecce, a cura di Franco Venchi
4^ GIORNATA DEL CAMPIONATO DI CALCIO - SERIE A - STAGIONE 2024/2025
DOMENICA 15 SETTEMBRE 2024, H. 15,00
TORINO - LECCE: 0 - 0
TORINO (3-5-2): MILINKOVIC-SAVIC; VOJVODA (WALUKIEWICZ dal 20’ p.t.), COCO, MASINA; PEDERSEN (SOSA dal 1’ s.t.),RICCI, LINETTY (TAMEZE dal 17’ s.t.), ILIC (GINEITIS dal 29’ s.t.), LAZARO; ZAPATA (Cap. - KARAMOH dal 29’ s.t.), ADAMS.
ALL.: VANOLI
ESPULSI: NESSUNO
AMMONITI: Walukiewicz.
LECCE (4-2-3-1): FALCONE; GUILBERT, BASCHIROTTO (Cap.), GASPAR, GALLO; RAMADANI, PIERRET (COULIBALY dal 1’ s.t.); MORENTE (RAFIA dal 25’ s.t.), BERISHA (OUDIN dal 25’ s.t.), REBIC (PIEROTTI dal 16’ s.t.); KRSTOVIC.
ALL.: GOTTI
ESPULSI: NESSUNO
AMMONITI: PIERRET, MORENTE, RAFIA.
ARBITRO: COLOMBO di Como. VAR: GUIDA di Torre Annunziata.
C’è voluta ancora la bravura di Milinkovic-Savic, il migliore dei granata, per portare in porto un pareggio a reti inviolate. Contro il Lecce è riapparso il Toro della passata stagione, compassato, lento, macchinoso, che non riusciva a segnare, e collezionava una serie di 0 - 0. Il Lecce è parso squadra ben organizzata e dotata di personalità, che è mancata nelle finalizzazioni, a causa dell’imprecisione dei suoi attaccanti. I granata non meritavano di vincere la partita, ed hanno fatto un passo indietro rispetto alle prime tre giornate di campionato.
Hanno comunque mantenuto l’imbattibilità, e viaggiano ai piani alti della classifica; certo una vittoria avrebbe significato molto, sia in termini sostanziali, sia come morale. Probabilmente la sosta per le Nazionali ha inciso sullo stato di forma della squadra che, in ogni caso, non deve più ripetere l’andazzo del campionato scorso, quando si sono persi punti importanti contro le cosiddette squadre piccole. Sia Zapata, sia Adams hanno prodotto poco contro il Lecce, ma va dato atto che sono stati serviti poco e male. A centrocampo sono stati commessi tanti errori, ed è mancato lo spirito del Toro che sembrava riconquistato nelle prime tre giornate della stagione.
Il premio attribuito a Vanoli come miglior allenatore del mese di agosto, e la definizione dell’accordo di partnership tra il Torino e la Red Bull avrebbero potuto rappresentare uno stimolo in più per conquistare i tre punti contro i Salentini. In ogni caso Vanoli merita fiducia; ha dimostrato di saperci fare, di essere dotato di equilibrio e di avere le idee chiare. Un passo falso ci può stare, l’importante è che non venga riproposta la serie di pareggi che ha caratterizzato lo scorso campionato. Ci sono le premesse per disputare una bella stagione, magari con l’ottenimento di quello che dovrebbe essere l’obiettivo minimo del Toro, e cioè la conquista di un posto in una competizione continentale.
Franco Venchi