Il Toro di Nicola sbanca Cagliari.

Bisognava ripartire da lì. Dalla quarta difesa della serie A, solo un anno e rotti fa. Diventata all’improvviso un colabrodo senza senso. Portiere, Izzo, N’Koulou e Bremer che ha sostituito Moretti. Nicola è ripartito da lì. A scapito dell’attacco, sacrificato spesso in copertura, dando alla squadra un evidente fisionomia più prudente. E se dietro si sentono più sicuri, poi si può pensare di osare anche davanti, e di creare i presupposti per il gol. Perché alla fine oggi uno dei migliori dei sardi è stato il portiere Cragno, decisivo nel secondo tempo. Malino nel primo tempo quando il Cagliari ci ha provato in tutti i modi, impegnando però poco Sirigu. Ottima rosa quella cagliaritana secondo me ma fino all’attacco, poi buio pesto nonostante tante soluzioni. Nella ripresa è uscito il Toro, più occasioni, inzuccata di Bremer per il gol da calcio d’angolo e poi due paratone di Cragno su Belotti e Rincon a sugellare i tre punti granata. Per il Cagliari tante mischie, tante palle alte. Poca concretezza. Il Gallo soprattutto nella ripresa è stato bravo, non è al meglio, se torna in forma sarà salvezza. Zaza continuo a non capire perché ogni tanto non vada in panchina, anche oggi troppa confusione, può far peggio Bonazzoli? Mandragora non bene, ma con il centrocampo sardo non era facile. Tra Nainggolan e Nandez. Dietro stavolta bravi, tanto criticati negli ultimi mesi oggi impeccabili. N’Koulou è tornato a comandare in area e metterlo in difficoltà sul gioco aereo non è facile. Izzo attento e smaliziato, Bremer bravo dietro e pure in area sarda. Bravo e attento Sirigu. Quando la palla peserà meno anche per gli ultimi passaggi in attacco andrà meglio. Aspettando Sanabria e il miglior Baselli, ancora molto indietro di condizione. Ora la fame deve aumentare, Nicola, la squadra, i dirigenti hanno spesso ripetuto che mancava una vittoria. Bene quindi col Sassuolo non fermiamoci. Questa era una sfida da dentro o fuori, c’è poco da dire, non contava nulla se non il risultato. Bravo Nicola, per adesso fuori va Di Francesco al suo posto Semplici, così dicono maestrali sardi.  .