Cairo: "questo è il Toro più forte dei miei 18 anni"
Il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato in occasione dell'inagurazione del primo campo del centro sportivo per le giovanili granata
Il Toro più forte dei miei 18 anni
Il presidente del Torino Urbano Cairo, a margine dell'inaugurazione del campo 3 del centro sportivo Robaldo, ha parlato del futuro della squadra con importanti annunci. Commentando la stagione e sul mancato salto di qualità il presidente granata ha dichiarato: "Non lo so, dovete chiederlo ad altri. Io credo che sia il Toro più forte dei miei 18 anni. Noi abbiamo da una parte tenuto tutti i migliori giocatori, venduto Singo perchè andava a scadenza, abbiamo acquistato giocatori importanti che hanno dato contributi notevoli come Zapata, Bellanova, l'anno scorso Ilic che è stato un investimento molto importante, abbiamo tenuto Sanabria e Ricci, Tameze ha dato un bel contributo. Io credo che questo sia un Toro forte. L'ha detto anche Ventura che è uno che capisce di calcio più di me".
Il futuro di Juric
Il presidente granata ha inizialmente spiegato come quella attuale, secondo lui, sia una grande squadra: "Abbiamo tenuto i migliori giocatori e acquistato giocatori come Zapata, Bellanova e Ilic. Questo Toro credo sia il più forte in 18 anni. Abbiamo una base buona, possiamo fare gli innesti per rafforzare le parti necessarie, ma abbiamo uno zoccolo duro importante. L'anno scorso abbiamo tenuto Buongiorno, e se rimanesse anche quest'anno sarei felicissimo".
Dopodiché, sul futuro di Juric: "L'anno scorso mi chiese di prendere Ilic e gli ho detto io faccio questo investimento perché tu me lo chiedi di un giocatore molto forte, ma voglio che tu rimanga con noi. Lui ha detto massì, in effetti poi la cosa è slittata poi ha preso tempo e ha voluto tenersi le porte aperte. I contratti finiscono a un certo punto".
Capitolo Vagnati
Infine, sulla scelta del nuovo allenatore e sul rinnovo di Vagnati: "Pensiamo a finire bene il campionato. Vagnati, che è il nostro ds e rinnoverà con noi, starà pensando a qualcosa. Lascio fare a lui, poi mi dirà". (gianlucadimarzio.com)