Davide Vagnati
Davide Vagnati

Il Decreto Crescita, eliminato dal Governo Meloni, ha profondamente influenzato il mercato calcistico della Serie A, creando incertezze tra i club italiani. Questa norma, introdotta nel 2020, offriva sgravi fiscali ai club che acquistavano calciatori dall'estero, permettendo loro di pagare stipendi lordi significativamente inferiori rispetto a quelli dei calciatori già presenti in Italia.

Condizioni per gli Sgravi Fiscali

Per usufruire dei benefici fiscali, i calciatori dovevano soddisfare vari requisiti:
- Età superiore ai 20 anni.
- Stipendio lordo superiore a un milione di euro.
- Residenza all'estero per almeno due anni prima del trasferimento.
- Residenza fiscale in Italia per almeno due anni post-trasferimento.

Anche se il regime agevolato è stato eliminato, i calciatori già beneficiari continueranno a godere degli sgravi per cinque anni, estendibili in caso di acquisto di un immobile residenziale o se hanno un figlio minore a carico in Italia.

Incertezze Interpretative

I club di Serie A affrontano varie incertezze interpretative riguardo all'applicazione della norma, specialmente nei casi di rinnovo contrattuale o trasferimento di un calciatore a un altro club italiano durante il periodo di applicazione dei benefici. In generale, i club tendono a mantenere il regime fiscale agevolato nei casi di rinnovo contrattuale e trasferimento interno.

Commissione Ad Hoc

A causa delle numerose incertezze, è prevista la riunione di una commissione ad hoc dei club di Serie A per discutere e chiarire l'interpretazione e l'applicazione della norma.

In sintesi, l'eliminazione del Decreto Crescita ha creato un panorama complesso e incerto per il mercato della Serie A, con i club che cercano di navigare tra le nuove regolamentazioni e interpretazioni della norma.


💬 Commenti