palla su cinesino

La Nazionale su LOL?

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Di primo acchito, dopo le partite di Conference contro la Germania, viene da chiedersi perché gli azzurri giochino un tempo a partita, il primo nell'andata di San Siro, il secondo in terra teutonica, questo forse favorito da qualche birra bevuta dai bianchi nell'intervallo e dalle cinque reti infilate nel sacco di Gigione Donnarumma in due tempi distinti.
In effetti dopo un buon inizio milanese, gli azzurri si sono persi, incassando due reti che parevano fotocopie della medesima pagina; nulla però a confronto di quanto successo al ritorno, con una rete che resterà negli annali del calcio mondiale e sembrata più una scena di Lol che qualcosa relativa ad una partita di calcio ....
.... Eravamo un po' di amici al bar .... ma di quelli che hanno svuotato la cantina dell'oste ed è meglio non si mettano alla guida, perché altro che i punti della patente, non basterebbero neppure quelli per vincere lo scudetto!
D'altra parte, golasso a parte, non è che si sia fatta bella figura, con i difensori che parevano i Tre-tre nella scenetta dei Re Magi, i centrocampisti come gli omini del calcio balilla ed il povero Kean a chiedersi se Maldini era con lui o si era messo la maglietta della squadra sbagliata.
La Nazionale di brutte figure ne ha fatte non poche, specie negli ultimi anni, e la conferma arriva dal non ricordarci più dell'ultima partecipazione ai Mondiali, e non solo per quanto poco sia durata e sia stata pessima.
Certo da Spalletti cosa si può pretendere? All'Europeo faceva il profeta, adesso con quella barba, si è ancor più calato nella parte e se i suoi calciatori ci avevano capito poco, la sensazione è che il poco sia diventato il nulla.
Sarà che ormai di italiani ne giocano sempre meno, il calcio giocato è fatica, ci si fa male sempre più spesso e quello della PlayStation è molto più bello e comodo; inoltre continuiamo a considerare giovane gente di venticinque anni, quando all'estero giocano titolari i minorenni, magari davvero più bravi, o chissà,forse per il coraggio di rischiare e vincere, cosa che noi, fuori dai nostri orticelli, non sappiamo più fare.
Vedremo come sarà il prosieguo, ma ci sarebbe davvero tanto da stupirsi se anche al prossimo Mondiale restassimo solo a guardare gli altri giocare?

Maurizio Vigliani