Primi passi della FIGC verso il VAR a chiamata: la novità
Inoltrata la domanda alla IFAB
La richiesta
Come riportato da La Repubblica, questa non è solo un'idea teorica: la FIGC ha già avanzato una richiesta ufficiale all'International Football Association Board (IFAB), l'organo che stabilisce le regole del calcio, per ottenere il permesso di introdurre questa rivoluzionaria innovazione inizialmente nei campionati di Serie C e in quelli giovanili.
Questo rappresenterebbe un passo avanti significativo, dato che in Italia, il tema delle decisioni arbitrali è spesso oggetto di polemiche e dibattiti praticamente giornalieri.
Attualmente, la FIGC è l'unica federazione ad aver formalmente proposto questa soluzione tra i paesi in cui è già in uso la tecnologia del VAR. L'introduzione del "VAR a chiamata" potrebbe aprire nuovi scenari, ma bisognerà capire se la sperimentazione funzionerà o meno.
Le parole dell'ex arbitro
Sul tema si è espresso l'ex arbitro Graziano Cesari, che ha commentato così:
Sono d'accordo nella figura di un ex calciatore al VAR, che conosce certi comportamenti. Altrimenti c'è il VAR a chiamata, per cui sono favorevole. Ho visto i mondiali femminili, ma anche quello di calcio a 5, dove c'era il VAR a chiamata e si spiegava la decisione a tutti.
Io credo che vadano date due chiamate a tempo. È un elemento di partecipazione anche per chi fa la partita in quel momento. Non vedo l'ora di vedere l'arbitro che va al monitor con i due capitani, che analizzano insieme il caso.
Voglio vedere cosa succede. Il VAR a chiamata però non può essere inserito dalla Federazione, ma serve l'intervento dell'IFAB, a meno che non venga chiesta dalla nostra Federazione all'IFAB. Proprio come il tempo effettivo