Davide Nicola ha presentato in conferenza stampa il prossimo impegno del Torino, contro il Bologna, che arriva dopo la gran vittoria in rimonta con la Roma: "Sappiamo che il Bologna gioca bene ed ha qualità, ma anche noi arriviamo dalla prestazione importante con la Roma che ci ha dato consapevolezza. Ora dobbiamo tenere alta la concentrazione e lavorare sui miglioramenti, anche piccoli. Sin dal mio arrivo ho percepito grande ottimismo e fiducia. Volevamo coinvolgere tutto l'ambiente, da chi ci lavora ai tifosi, e ora dobbiamo portare a termine il nostro obiettivo". Non solo contro i giallorossi, il Torino ha beneficiato di tanti gol da chi è entrato dalla panchina: "Non facciamo distinzioni tra chi gioca e chi subentra, in una fortezza sono importanti tutti i mattoni. E noi ragioniamo così: ci sono 24 elementi, si fa fatica a suonare con un solo strumento ma tutti devono fare la loro parte. Ci sono titolari e chi può fare la differenza, ma non conta se dall'inizio o a gara in corsoCosa migliorare? Ogni tanto ci manca un po' di equilibrio, ci stiamo lavorando. Ma l'entusiasmo ti fa andare oltre ogni difficoltà, la qualità più importante è la costanza".

"Il nostro percorso è la meta"

Ancora Nicola: "Noi pensiamo a cosa dobbiamo fare e al nostro percorso che deve portarci a raggiungere l'obiettivo, tutto il resto è poco importante. Se credi in una cosa, non ti fai deviare o preoccupare da altro. Un po' come Denzel Washington in Codice Genesi, il percorso è la meta: durante il suo viaggio gliene capitano di ogni tipo, ma lui non si fa mai distogliere dal vero obiettivo". Sulla possibilità di schierare Zazatitolare dopo la gran prestazione con la Roma: "Chi gioca, gioca perché è brava ed è funzionale, oltre allo stato di forma e al numero di partite. Zaza può giocare così come altri. Belotti? Ha capacità di trasmettere ciò che fa con passione ed entusiasmo. Ha dimostrato che può essere bomber e finalizzatore, ma è al settimo assist e sta completando un percorso di maturazione. Può ancora migliorare portandosi altre caratteristiche". La chiosa è su Mandragora: "Può ancora crescere, è giovane ma con esperienza e personalità, questo ambiente ne deve esaltare le caratteristiche. Tutti abbiamo margini di miglioramento: badare al miglioramento individuale e collettivo è il vero scopo per esprimere il gioco di squadra" ha concluso il tecnico.

(fonte tuttosport.com)