Milinkovic Savic: è l’unico giocatore della squadra a fornire una prestazione da derby. Sforna tre parate di alto livello. (7)

Djidji: fa la solita partita onesta ma senza particolari squilli, superato da Danilo sulla spizzata che porta al gol della Juve. (5,5)

Schuurs: non sfigura nel confronto con Vlaovic che, però, segna il gol della vittoria. Meno sicuro che in altre occasioni. (5,5)

Rodriguez: commette un paio di errori, uno molto grave quando sbaglia un passaggio e lancia una azione molto pericolosa della Juve. (5)

Aina: con l’Empoli ci eravamo illusi ma, puntuale, oggi ritorna la versione peggiore del giocatore: svagato, impreciso e confusionario. (5)

Lukic: prova a dare ordine ma è troppo timido e indugia troppe volte senza andare al tiro. Però lui vorrebbe giocare in Champions……(5,5)

Linetty: prova di grande sostanza, è l’unico a mettere in pratica il credo di Juric che prevede la ricerca ossessiva del recupero palla. Peccato non abbia piedi che consentano giocate di un certo livello. (6,5)

Lazaro: alterna belle giocate a pause preoccupanti, però il suo lo fa. (6)

Miranchuk: ancora male e ormai l’alibi della condizione fisica comincia a non reggere più. Molle, mai nel vivo dell’azione e, cosa più grave, sbaglia una grossa occasione tentando un improbabile tiro a giro. (4,5)

Vlasic: per l’assenza delle punte, è costretto a giocare in una posizione che non gli è abituale. Con l’ingresso di Pellegri arretra sulla trequarti ma con scarsi risultati. (5,5)

Radonjic: riesce talvolta a creare grattacapi alla difesa bianconera ma, alla fine, non si ricordano giocate pericolose. (5,5)

Subentrati:

Pellegri per Radonjic (25’ s.t.): entra appena prima del gol della Juve, negli ultimi minuti non riceve nessun pallone giocabile anche se lui non riesce mai a dettare un passaggio. (5,5)

Zima per Djidji (33’ s.t.): s.v.

Singo per Aina (33’ s.t.): s.v.

Karamoh per Linetty (33’ s.t.): s.v.

Juric: oltre alla crisi di gol quello che preoccupa di più e la mancanza di anima della squadra che così mette in evidenza i gravi limiti dell’organico. Mi chiedo solo perché sostituire Radonjic e non un impresentabile Miranchuk. (5,5)

Sandro Mellano