28^ GIORNATA DEL CAMPIONATO 2019/2020: SABATO 27 GIUGNO 2020, h. 19,30.


CAGLIARI - TORINO: 4 - 2


MARCATORI: NANDEZ (C) al 12°, SIMEONE (C) al 17° p.t.; NAIGGOLAN (C) al 1°, BREMER (T) al 15°, BELOTTI (T) al 20°, JOAO PEDRO su rigore (C) al 24° s.t.


CAGLIARI (3-4-1-2): CRAGNO; WALUKIEWICZ, CEPPITELLI, CARBONI (dal 42° s.t. CACCIATORE); MATTIELLO (dal 14° s.t. IONITA), NANDEZ, ROG, LYKOGIANNIS (dal 21° s.t. PELLEGRINI); NAIGGOLAN (dal 14° s.t. CIGARINI); SIMEONE, JOAO PEDRO (dal 42° s.t. RAGATZU). ALL.: WALTER ZENGA


ESPULSO: il D.S. CARLI per proteste al 35° s.t.


AMMONITI: MATTIELLO, CIGARINI, CARBONI per gioco scorretto.


TORINO (3-4-1-2): SIRIGU; IZZO, NKOULOU, BREMER; DE SILVESTRI (dal 13° s.t. ANSALDI), MEITE’, RINCON (dal 29° s.t. LUKIC), AINA (dal 29° s.t. SINGO); BERENGUER (dal 35° s.t. MILLICO); BELOTTI, EDERA (dal 13° s.t. VERDI). ALL.: MORENO LONGO


ESPULSI e AMMONITI: NESSUNO.


ARBITRO: MARIANI di Aprilia.


Al 17° del primo tempo, il Toro era già sotto di due reti, ed esistevano i presupposti per una goleada del Cagliari perché i granata erano lenti e macchinosi, in balìa di una squadra che sembrava irresistibile. Il primo gol dei sardi avveniva ad opera di un sorprendente Nandez, il migliore in campo, che scagliava di prima intenzione, nella porta dell’incolpevole Sirigu, un pallone che Izzo gli aveva “recapitato”, a causa di un disimpegno errato. La seconda rete dei padroni di cassa era conseguenza di una disattenzione di Aina, che teneva in gioco Lykogiannis, il quale metteva in mezzo all’area granata una palla che Simeone, lasciato libero da marcature, non aveva problemi a depositare in porta. Il Toro tornava a commettere quei grossolani errori che stanno caratterizzando, in negativo, la sua attuale stagione. Il Cagliari disponeva di un centrocampo superiore qualitativamente a quello granata, dove primeggiava Naiggolan, e così gli attaccanti sardi avevano buon gioco a presentarsi con una certa facilità nell’area del Toro. Per contro, i granata non riuscivano ad imbastire un’azione degna di nota, e Belotti era spesso costretto a cercare la palla a centrocampo; in una di queste occasioni, il Gallo perdeva un contrasto dando modo al Cagliari di reclamare un rigore, che la VAR non confermava, poiché Nkoulou aveva colpito il pallone di spalla, e non con il braccio. All’intervallo, era lecito aspettarsi dei cambiamenti nella formazione iniziale, ma Mister Longo non era dello stesso avviso, e così alla ripresa del gioco il Toro si presentava con gli stessi undici del primo tempo. E al 1°, Naiggolan realizzava una splendida rete, portando così il Cagliari sul punteggio di 3 - 0. La partita sembrava conclusa, invece al 13° Longo inseriva Ansaldi e Verdi, al loro rientro in squadra dopo una non breve assenza per infortunio, al posto rispettivamente di De Silvestri ed Edera, e la manovra dei granata diventava più fluida ed efficace. Bremer veniva spostato a destra, dove si trovava più a suo agio, e Ansaldi, sulla fascia sinistra, metteva lo scompiglio nella retroguardia cagliaritana. Al 15° il Toro raccoglieva il primo frutto del cambiamento: Aina serviva di testa, in area, una palla che Bremer era lesto a depositare nella porta di Cragno. Passavano cinque minuti, e il Gallo Belotti portava a due le reti del Toro, con un bellissimo tiro al volo, su calcio d’angolo calciato molto bene da Verdi, che, come Ansaldi, aveva portato più verve e voglia nelle fila granata. Il Cagliari sembrava alle corde, e il Toro pronto a fare il colpaccio, senonchè al 24°, Nkoulou commetteva un’ingenuità clamorosa, consentendo a Joao Pedro di realizzare la quarta rete su rigore, che tagliava le gambe ai granata.

Radja Nainggolan
Radja Nainggolan, centrocampista del Cagliari

Longo fa bene a cercare di tenere alto il morale parlando di buona reazione della squadra, ma secondo me la buona reazione è stata insufficiente perché assolutamente parziale. La buona reazione è stata quella dell’Inter contro il Parma, e ancora di più quella del Sassuolo contro il Verona, che sotto per 1 - 3 in casa, ha raggiunto il pareggio. Fortuna vuole che le dirette concorrenti hanno perso, così i punti dalla “zona rossa” rimangono sei, ma i prossimi quattro incontri saranno probabilmente emblematici della reale forza del Toro: Lazio in casa, Derby all’Allianz Stadium, Brescia in casa e Inter a Milano costituiscono, infatti, un banco di prova molto impegnativo. Note positive, sono i rientri in squadra di uno splendido Ansaldi e di un frizzante Verdi, nonché le buone prove di Bremer e Meitè, entrambi in crescita. Per contro, è auspicabile che la difesa non commetta più degli errori grossolani e che il centrocampo riesca a fornire una prova convincente. La panchina è insufficiente, come detto nel recente passato, sia quantitativamente, sia qualitativamente. Ma perché Iago Falque è stato dato in prestito al Genoa? Non sarebbe servito alla causa del Toro?

Franco Venchi