Juric: ha ereditato una squadra allo sbando reduce da due stagioni da incubo, e solo ad agosto si è reso conto che la società, come noi ben sappiamo, non aveva fatto nulla per metterlo nelle condizioni di cambiare il corso delle cose. A quel punto ha deciso di alzare la voce dichiarando che le promesse fatte non erano state mantenute, manco nel liberarsi delle zavorre che lui aveva subito individuato. Si è così cercato di correre ai ripari prendendo in prestito giocatori di buon livello come Brekalo e Praet. Con i reduci delle stagioni incubo e qualche innesto è riuscito a trasformare l’Armata Brancaleone in una squadra con gli attributi  e con un gran bel gioco, rilanciando giocatori che sembravano solo dei normali pedatori, su tutti Lukic, Rodriguez e Djidji, e lasciando da parte chi non poteva o voleva far parte del nuovo corso. Ad un certo punto della stagione abbiamo anche sperato di raggiungere la qualificazione all’Europa ma, un calo nei mesi di febbraio e marzo, ha ridotto le ambizioni e alla fine si è chiuso il campionato con cinquanta punti. Ora viene, per lui, il difficile perché si è reso conto della piazza nella quale è arrivato e delle sue ambizioni e volendole soddisfare ha il timore che la società non possa o non voglia assecondarlo e lo stesso timore lo nutriamo noi. A lui un grande ringraziamento per il lavoro fatto e per aver riportato un po’ di entusiasmo in una piazza che aveva perso tutta la voglia di tifare. 

Ivan uno di noi! (8) 

Sandro Mellano