Juric: ”La rabbia è passata, ma peccato per quel momento. Ora sono felice”
Il Torino vince per 2-1 contro il Milan in casa e ottiene così il secondo successo consecutivo. Un finale caldo dopo il gol di Messias che ha portato all'espulsione di Juric e proprio da questo ha iniziato la sua analisi l'allenatore ai microfoni di DAZN: "La rabbia è passata, ma peccato per quel momento. Ora sono felice".
Poi l'allenatore del Torino prosegue partendo dalle delusioni passate fino ad arrivare alle ultime due partite: "A volte ci vogliono un po' di delusioni e di sensazioni negative. A volte dobbiamo essere più lucidi nelle analisi, specialmente io. Ci sono tanti tagazzi giovani e per questo ci sono alti e bassi. L'ambizione porta a chiedere di più e subito, ma non può essere così".
Decisiva per la vittoria la rete del 2-0 provvisorio di Miranchuk, che è nata dal lancio lungo di Milinkovic-Savic. Juric spiega cosa c'è dietro quella giocata: "Sì lo alleniamo. Dipende contro chi giochiamo. Siamo riusciti a fare qualche buon passaggio centralmente, ma noi lavoriamo su questo. Oggi ci è andata bene. Magari a Udine abbiamo preso gol perché volevamo giocare dal basso, mentre oggi non abbiamo sbagliato".
Poi il discorso si sposta su Pellegri e sulla sua crescita recente: "Se lui riesce a continuare a così... Questa partita è stata tosta, a Udine è stato decisivo e ha segnato anche con il Cittadella. Lui può migliorare tanto e sta facendo passi in avanti importanti perché si sta allenando con continuità. Io mi auguro che continui così, perché in campo si fa sentire: lotta, corre e tira. Ha fame di fare gol e va bene così".
In conclusione l'allenatore del Torino torna proprio sull'episodio del gol di Messias e del mancato fischio per fallo su Buongiorno: "Da lontano non vedevo bene, poi ho rivisto dal tablet e mi sembrava l'abbia tirato giù. Adesso sto rivedendo per la prima volta l'episodio. Riguardando forse sbaglio io (nella reazione che ha portato all'espulsione ndr), non è così netto come era sembrato dalla panchina. Da un'immagine mi sembra ovvio e da un altro angolo no". (gianlucadimarzio.com)