Le pagelle di Torino-Salernitana
Milinkovic Savic: due tiri un gol e un palo, non è colpa sua ma è un portiere che sai che prende tutti i gol che ci sono da prendere senza mai fare un miracolo. Qualche rilancio sbilenco coi piedi. (5,5)
Djidji: partita ordinata senza squilli ma senza particolari errori. (6)
Buongiorno: annulla sia Piatek che Bonazzoli senza far rimpiangere Schuurs, sempre troppo vicino al fallo sistematico con quella mani sempre addosso all’avversario. (6)
Rodriguez: il suo lavoro lo fa sempre, non chiedetegli nulla di più. (6)
Singo: sembra già in vacanza, non lo si vede neanche una volta davanti, sostituito perché praticamente inutile. (5)
Ricci: perde troppi palloni, da uno dei quali nasce l’azione del vantaggio degli ospiti. Esce per il solito infortunio al polpaccio. (5)
Ilic: speriamo non sia questo il giocatore sul quale sono stati spesi tanti soldini. Si limita a corricchiare nel cerchio di centrocampo limitandosi a passaggi scontati e tutti laterali. (5)
Vojvoda: un vero disastro, sbaglia una quantità industriale di palloni e, in due occasioni, intralcia Radonjic nell’area avversaria. (4,5)
Miranchuk: il solito giocatore poco coinvolto e poco partecipe all’azione; però è suo il cioccolatino che mette Sanabria davanti al portiere. (6)
Radonjic: è l’unico a dimostrare voglia e determinazione, è l’unico a creare pericoli, peccato gli manchi sempre qualcosa per segnare. (6,5)
Sanabria: primo tempo disastroso ma trasforma in gol l’unico pallone giocabile che riceve. (6)
Subentrati:
Vlasic per Ricci (38’ p.t.): nuovamente impiegato come interno di centrocampo si fa apprezzare più per i recuperi che per quello che dovrebbe essere il suo pezzo forte, l’assist decisivo. (6)
Lazaro per Singo (10’ s.t.): entra male in partita e sbaglia quasi tutto, una sostituzione che può essere sintetizzata con: dalla padella alla brace. (5)
Seck per Miranchuk (37’ s.t.): s.v.
Karamoh per Radonjic (37’ s.t.): s.v.
Juric: a forza di dichiarare che siamo in una zona grigia pare che i giocatori glielo vogliano confermare. Involuzione nel gioco e poca cattiveria agonistica. Abbiamo ancora tre punti più dello scorso anno ma, di questo passo, riusciremo sicuramente a fare peggio. (5)
Sandro Mellano