Un modo migliore per cominciare il lungo viaggio nella nuova stagione di Serie A non poteva esserci. Il Torino del patron Urbano Cairo ha saputo mettere da parte per un attimo un’estate a dir poco burrascosa (e vedremo perché) per portarsi a casa i tre punti (non senza difficoltà) nell’esordio dello stadio Brianteo contro la neo promossa Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani.

L’obiettivo stagionale, come noto, è quello di migliorare il rendimento della scorsa stagione e di puntare all’ingresso in Europa. Tanti, anzi tantissimi i rimpianti dell’ultimo campionato concluso con un anonimo decimo posto in classifica e la consapevolezza di aver gettato alle ortiche per la terza stagione di fila l’ennesima occasione di centrare la qualificazione nelle coppe europee, traguardo che quest’anno potrebbe essere alla portata del Toro, così come suggeriscono i migliori analisti delle quote sportive come Betway che vedono nel team granata una delle possibili outsider della stagione.

Come è cambiato il Toro

Nel corso delle settimane che hanno preceduto l’inizio del campionato di Serie A, il Torino è finito sulle cronache sportive nazionali più per le liti che hanno coinvolto i propri tesserati che per i colpi mercato che la società granata avrebbe dovuto assestare. E così prima il direttore sportivo del Toro, Davide Vagnati (con tanto di video “rubato” che è circolato su tutti i social media e canali tv), e poi il capitano Saša Lukić (ma l’allarme è subito rientrato con le scuse di quest’ultimo) hanno avuto a che fare con il tecnico Jurić in due scontri durissimi (soprattutto nel primo caso) che hanno minato la stabilità e la tranquillità di tutto l’ambiente.

Il malcontento per un mercato che sarebbe dovuto andare diversamente, evidentemente, ha lasciato il segno. Gli addii di Gleison Bremer (ceduto alla fine ai rivali della Juventus), Andrea Belotti, Tommaso Pobega, Josip Brekalo e Dennis Praet sembrerebbero aver non solo lasciato insoddisfatti i tifosi ma anche alcuni dei protagonisti della squadra granata.

Ad onor del vero, gli uomini mercato del Toro si sono attivati per restituire al proprio allenatore la migliore delle formazioni in vista dell’inizio della nuova stagione. In questa direzione sono arrivati il giovane talento turco (classe 2004) Emirhan İlkhan (dal Beşiktaş) e gli esperti Valentino Lazaro (dall’Inter), Aleksej Mirančuk (dall’Atalanta), Nemanja Radonjić (dal Marsiglia) e Nikola Vlašić (dal West Ham). Innesti di sicuro valore che avranno soltanto bisogno di tempo per imparare i meccanismi e gli schemi tattici del trainer di Spalato. Al netto di quelli che arriveranno a Torino di qui alla chiusura delle operazioni di mercato (ancora tanti e di spessore sono i nomi che vengono accostati alla compagine granata), risulta chiaro che questa sarà una stagione importantissima per il futuro della società antonelliana.

Ma stando a quanto visto sinora, la situazione non può che migliorare e lasciare presagire ottimismo e tanta positività. Arriveranno di sicuro le sconfitte e le prestazioni opache, così come verranno inanellati tanti successi: questo Toro è pronto davvero a stupire tutti e a far felici di nuovo i propri tifosi.