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Cosa prevede il decreto

Il decreto prevede un maggior peso e ruolo della Serie A all’interno della Federazione. Lo stesso deputato di Forza Italia ha dichiarato: “Si apre una nuova era". La Lega Serie A: "Primo indispensabile passo nel percorso di riforme. Ci è stato riconosciuto un ruolo adeguato rispetto al sostegno economico".

Le parole del deputato

"Si apre una nuova pagina, che mette finalmente al passo con i tempi il nostro sistema". E’ con queste parole che il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè commenta l’approvazione dell’emendamento al decreto sport da lui firmato, che riconosce un maggior peso e ruolo della Serie A all’interno del sistema. Il comma 1-bis, così introdotto, prevede infatti che "le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento, che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo".

 

Un risultato salutato con grande soddisfazione dal presidente della Serie A Lorenzo Casini che, ringraziando il ministro Abodi, afferma trattarsi di "un primo indispensabile passo nel percorso di riforme che la Serie A chiede dal 2022". Resta questa parte del testo originale ampiamente ridimensionato. Non compare più nell’emendamento infatti la parte relativa alla possibilità del ricorso diretto al Tar scavalcando la giustizia sportiva, che più di tutto aveva allarmato Uefa e Fifa, tanto che i massimi organismi del calcio minacciavano sanzioni pesanti. Non erano graditi nemmeno altri punti che non compaiono più: quello relativo all’autonomia organizzativa e statutaria delle leghe e al diritto di veto, che mettevano in pericolo l’autorità della Figc. La prossima pagina si apre lunedì, con la votazione del decreto sport in Aula. (Sky Sport)


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