Nedo Sonetti
Nedo Sonetti

Nedo Sonetti é intervenuto sul quotidiano Tuttosport  per commentare l'ultimo derby.

L’ex allenatore del Torino (ultimo a vincere un derby in casa della Juventus, pensare, nel lontano 95’) ha detto di aver avuto voglia di ‘spaccare’ il televisore.

«Sabato sera, mentre stavo guardando Juventus-Torino, a un certo punto avrei voluto spaccare il televisore. Quella squadra molle e in balia della Juve non può essere il Toro. Ormai è una pena vedere questa squadra nelle stracittadine. I giocatori e i dirigenti non sanno nemmeno dove sono di casa il senso di appartenenza ai colori granata e il furore agonistico degno della storia del club. I Derby non si affrontano così».

Manca lo spirito

«Ora manca lo spirito che avevamo noi. Ho visto un Toro molle, incapace di fare un tiro in porta contro una Juve normalissima. Dopo lo svantaggio è mancata una reazione di carattere. Per me e i giocatori di quel Torino il Derby era la partita dell’anno. Valeva tutto per noi e avremmo fatto qualunque cosa per far soffrire la Juve di Lippi, che era uno squadrone».

“Vestire la maglia granata é un impegno straordinario”

«I giocatori si devono rendere conto che vestire la maglia granata è un impegno straordinario: rappresentano un club storico e una città, visto che gli juventini sono ovunque ma a Torino si tifa per i granata. E poi mi aspetto di non vedere più prestazioni piatte. I calciatori devono metterci il cuore. Possibile che nessuno si faccia ammonire per alzare l’agonismo della sfida o abbia una reazione di rabbia dopo lo svantaggio subito?».

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