Mourinho frigna, Belotti e Sanabria sbagliano, il Toro ne esce a testa alta.
Mou supera se stesso e dice che se la partita fosse durata ancora due minuti avrebbe vinto. Considerando che la partita è durata novantasei minuti, quando doveva finire per far vincere Mou? Grande il tecnico portoghese, ma, ha ragione Juric, proponeva qualcosa di nuovo quindici anni fa. Non in campo ma nella gestione degli uomini. Fine della storia. E comunque per recuperare il Toro non serve arrivare al recupero, dopo il settantesimo la squadra si schianta. Oggi fino a lì partita perfetta. Poi manca un po' di furbizia, di attenzione, e di panchina. Di cambi. Manca Cairo insomma. Bisogna curare questi finali, ma se la rosa non verrà completata è tutto inutile, considerando che ci pesa sulla testa l’incognita Schuurs e il suo infortunio. Toro solido, voglioso fino al settantesimo, e chi di voglia non ne aveva tanta, vedi Vojvoda, è giustamente uscito. Se su quattro palloni toccati ne regali tre all’avversario qualcosa non va. Bravo Linetty, simbolo del lavoro di Juric che l’ha rigenerato. Bene come sempre Vlasic, tornato a ottimi livelli Ricci. Brutto davvero l’errore di Sanabria sotto porta, perché le partite bisogna controllarle ma bisogna anche chiuderle. Tanta ruggine per Toni. Troppo scarno l’attacco del Toro. A proposito incredibile il finale che regala la partita. Rigore procurato da Dybala, bravo bisogna dirlo, ma poi subito pavido nel tirarsi indietro a battere. Palla consegnata al Gallo ed errore. Belotti appena entrato e come noi sappiamo mai stato un cecchino dal dischetto. Insomma sta vicenda chiudiamola qui. In bocca al lupo al Gallo. Lui doveva salutarci in maniera diversa. Se proprio voleva andare. Forse il Toro avrebbe dovuto cederlo nel 2017. Il suo ex procuratore però non fa un gran regalo al Toro dicendo che doveva andarsene e portare soldi alle casse cairote. Soldi che sarebbero poi stati investiti nella squadra? Dai chiudiamola qui e speriamo che arrivino rinforzi. I 113 gol di Belotti rimarranno nella storia granata. Siamo noni, a pochi punti dalla sorpresa Udinese. Bisogna gestire bene la pausa, siamo davanti a una novità assoluta. In campionato il Napoli mi sembra oggi imprendibile per le altre. E Spalletti non dovrebbe pagare il solito gennaio orribile, con la pausa del campionato. Poi le pretendenti alla Champions che non brillano. Dopo il gruppo Europa piccola e se il Toro vuole partecipare alla chiamata deve fare sul mercato. Talmente lampante cosa manca, tanto peso là davanti, fisico, tecnico e numerico. Poi l’inferno per non scendere in B, Cremonese, Samp e Verona sono davanti già a un’impresa. Il Toro ha un sistema di gioco, un allenatore che sul campo fa la differenza, una squadra che aspetta da agosto di essere completata. I compiti a casa sono chiari.