Paolo Vanoli
Paolo Vanoli

C'è molta curiosità attorno al nuovo modo di giocare di Paolo Vanoli, i tifosi se lo stanno chiedendo in continuazione.

Il nuovo tecnico sta lavorando saldamente sul 3-5-2 e su questo sistema di gioco è stata fatta una domanda anche al DS Vagnati:

Vanoli ha valutato, anche in base ai confronti che abbiamo avuto, che in questo momento la situazione migliore è avere due attaccanti vicini. Ci ha lavorato anche in passato con altre squadre, quando faceva l'assistente. Abbiamo valutato e quindi anche su questa base stiamo prendendo in considerazione giocatori con profili e con caratteristiche diverse. Poi non è detto che all’interno di una rosa ci possa essere quel giocatore che ti cambia la partita magari a gara in corso o se vuoi giocare in maniera diversa.

Sul tema della difesa invece si è parlato dell'assenza di Schuurs e del nuovo arrivo Saul Coco:

Capisco poco lo spagnolo, però mi sembra che Coco, ragazzo molto intelligente, abbia detto che è disponibile a giocare in tutti i ruoli. Detto questo, pensiamo che la sua caratteristica migliore possa essere giocare a campo aperto nel centro-destra. Il mister comunque in questo momento sta valutando un po' tante cose, per esempio Vojvoda nel ruolo di braccetto di destra, che evidentemente sta dando dei buoni risultati. Vanoli quindi sta cercando di capire in questo momento quali siano le risorse migliori all’interno del club per cercare di allestire la squadra migliore. E’ un po’ un divenire.

Tameze invece, come confermato dallo stesso Vagnati, tornerà ad occupare la linea di centrocampo.

Per Vanoli è tutto chiaro, anche la filosofia che avrà la squadra:

Volevamo cercare di continuare un certo tipo di calcio, d’intensità, l’aggressione in avanti, la voglia di poter dominare le partite, anche dal punto di vista fisico perché abbiamo in questi anni fatto un percorso di un certo tipo fisico e soprattutto di mercato che andava in linea con questo. Secondo noi, la cosa migliore era cercare di continuare un percorso con un allenatore che avesse queste caratteristiche e, soprattutto, che avesse la voglia di migliorare e di crescere in questo club e con questo club.

Per Vagnati però la filosofia non riguarda solo la prima squadra, ma tutto il progetto granata:

Molti dicono la parola filosofia, progetto come se fosse una cosa facile, scontata e a volte se ne abusa, però penso che, soprattutto quest'anno, col fatto che forse siamo la prima società che ha portato la Primavera a 5 chilometri dal ritiro della prima squadra. Non ricordo che una cosa  così sia mai successa. Questa, secondo me, è una cosa molto importante per quello che è l'idea della filosofia di un club. Perché i ragazzi giovani che vengono ad allenarsi vicino alla prima squadra e la prima squadra che ha la possibilità di avere sempre vicino la Primavera dà un senso di appartenenza a questi ragazzi che possono essere molto vicini ai loro idoli e possono crescere, avere un'identità e una voglia di migliorarsi quotidianamente.