Adams salva il Toro dall'inferno. Ma il nuovo anno ci deve portare un nuovo Presidente. Cairo vattene.
Rubrica di approfondimento della partita Udinese Torino a cura di Diego Serra
Adams salva il Toro dall’inferno. Ma il nuovo anno ci deve portare un nuovo Presidente. Cairo vattene.
Udinese che va in vantaggio di due gol, discretamente ridicoli. Sul primo Karamoh se ne va invece di marcare Toure, sul secondo Lucca è totalmente solo nel colpire eppure si sa che di testa cercano quasi sempre lui. Poi almeno la squadra con entrambi i piedi all’inferno ha reagito. E i friulani si sono seduti. Vista la nostra pochezza nei primi 60 minuti l’avrei fatto anche io. A dare la scossa è stato Adams che ha segnato con rabbia il primo gol, e ha fornito un assist prezioso a Ricci per il pareggio. Vlasic spostato da trequartista ha fatto un po' meglio. Insomma almeno ci siamo ribellati al destino già segnato. Poi ovviamente è mancata la forza di ribaltarla completamente, troppo scarsi per fare l’impresa. Nel primo tempo una quantità di errori basici da far paura. Tutti le possibili ripartenze sono sfumate per il valore infimo del tocco di Karamoh, di Pedersen, che a un certo punto ha tentato un doppio passo da Oscar dell’orrore. Si può ripartire da questa reazione, contro una squadra comunque modesta, per ripartire. E ripartite per me significa solamente salvarsi. Anche perché se non vinci contro queste piccole poi con le medio, grandi, cosa fai? Ricordo che adesso il calendario è tutto a nostro favore, ora bisogna fare punti. Sul due a zero oggi si sono spalancate le porte della serie B e probabilmente Vanoli era esonerato. Mettiamo questo punticino da parte e accontentiamoci.
Non ho nemmeno nessuna fiducia nel mercato. Cairo non ha venduto quest’estate per mettere soldi nel Toro, non ha colto l’occasione per poi rinvestire. O meglio ha investito in altro non nel Toro. E non lo farà nemmeno in questo mercato.
Cairo deve solamente andarsene. Vendere. Punto. Il tempo è scaduto. Questa mediocrità non ci sta più bene. E non è solo mediocrità di risultati, ma anche di sentimenti, propositi, progetti, programmi. E’ un’aridità umana. Te ne devi andare.
Come aveva chiesto in una sua ultima intervista il Maestro Gianpaolo Ormezzano. Grande penna granata e non solo. Con il suo ricordo è giusto chiudere quest’anno.
Buon anno a tutti.