Torino-Cagliari sarà la prima giornata di questa nuova stagione calcistica 2023-24, che partirà ufficialmente il 19 agosto con i primi anticipi e terminerà domenica 4 giugno 2024. Il Toro, dopo il decimo posto conquistato nell’ultimo campionato, ripartirà con maggiore convinzione e lo dimostrano anche le quote dei siti non aams, positive riguardo alla prossima stagione granata. Per il team di Juric raggiungere l'Europa League è un traguardo possibile. 

A rendere ancora più fattibile l’operazione ci pensano i nuovi acquisti, come Roaul Bellanova, Ivan Ilic e Nemanja Radonjic. Proprio il serbo ha ereditato la numero 10 di Sasa Lukic, dal 31 gennaio 2023 al Fulham dopo 168 presenze e 14 reti in maglia granata. Facciamo allora un salto indietro nel tempo per scoprire quali sono stati i migliori numero dieci nella storia del Torino, ma prima, ci teniamo a ricordare la Giornata della Memoria che si è tenuta a Superga il 4 maggio scorso. 

La celebrazione per il 74° anno dalla tragedia ha coinvolto tutta la squadra e lo staff tecnico, con Alessandro Buongiorno che ha avuto l’onere e l’onore di leggere i nomi dei caduti nei pressi della lapide. Capitan futuro, nato e cresciuto nelle fila del Toro, era visibilmente emozionato, ma ha svolto egregiamente il suo lavoro, come nella vita così in campo. Per lui quest’anno confermata la numero 4 sulla schiena, e dunque non avrà spazio in questo articolo. Spazio che invece avrà, come già detto, Nemanja Radonjic. 

Nato a Nis, in Serbia, il 15 febbraio 1996, si è formato nelle giovanili di Empoli e Roma per poi giungere a maturazione nella Stella Rossa e nell’Olympique Marsiglia. Proprio dal Marsiglia è stato preso in prestito nel luglio 2022, e dopo la convincente prestazione di questa stagione è stato preso a titolo definitivo per 1,7mln €. Finora 23 presenze in maglia granata e 4 realizzazioni, due in Coppa Italia e 2 in campionato. C’è tanta aspettativa nei suoi confronti, ed è per questo che lo inseriamo per primo in questo articolo, come augurio per un futuro lungo e brillante da numero dieci.  

Tralasciando il già citato Sasa Lukic, compagno in nazionale di Radonjic, che con il Torino ha messo a referto 168 presenze e 14 reti, andando a ritroso nel tempo troviamo Iago Falque, spagnolo cresciuto nelle giovanili di Real Madrid, Barcellona e Juventus. Per lui 108 presenze e 32 reti messe a segno tra il 2016 e il 2020 per poi essere ceduto prima in prestito al Genoa nel gennaio 2020, poi al Benevento nel settembre dello stesso anno e, infine, svincolato a fine stagione.  

Prima di lui la dieci era sulle spalle di Adem Ljajić. Fu grazie a Siniša Mihajlović che vestì la maglia del Torino, realizzando 18 reti in 65 presenze complessive dal 2016 al 2018. Insieme a Iago Falque e al gallo Belotti hanno composto uno dei tridenti più forti degli ultimi anni. Attualmente in forza al Fatih Karagümrük, in Turchia, ha giocato quattro anni con il Besiktas dopo aver lasciato Torino. 

Come non citare poi Ciro Immobile, che ha vestito la numero 10 solo per sei mesi realizzando la bellezza di 5 gol in 14 giornate di campionato. Non proprio il classico giocatore che ci si aspetterebbe di vedere con quel numero sulla schiena, ma il bomber di Torre Annunziata si è fatto amare da tutti i tifosi granata. Per lui 48 presenze e 28 gol totali nelle due stagioni torinesi.  

David Di Michele è stato un altro numero dieci degno di citazione, così come Alessandro Rosina, che grazie alle sue 42 presenze e 12 gol ha contribuito in maniera decisiva al ritorno in serie A nella stagione 2005-06. Per lui 148 partite a referto coronate da 39 reti. Prima ancora ci sono stati Marco Ferrante (252 presenze e 123 gol), Martin Vazquez (52 presenze e 2 reti), Giuseppe Dossena (245 presenze e 30 reti), Luigi Meroni (103 presenze e 22 reti), Renato Zaccarelli (413 presenze e 21 gol), Eraldo Pecci (154 presenze e 16 gol), Claudio Sala (286 presenze e 25 gol). 

Non possiamo però chiudere senza citare uno dei numeri 10 più grandi della storia del Torino e del calcio italiano di tutti i tempi: Valentino Mazzola. Capitano e simbolo del Grane Torino, nonché della nazionale italiana, ha realizzato 118 reti in 195 partite prima della sua scomparsa, all’età di soli 30 anni, nella tragedia di Superga.