Retroscena sulla cessione Buongiorno al Napoli. Cairo è stato "costretto": ecco il motivo
Il presidente racconta un antefatto e ricorda a tutti: "Le bandiere oggi non esistono più"
Alessandro Buongiorno si è trasferito a titolo definitivo dal Torino al Napoli per 35 milioni più 5 di bonus per il suo cartellino e al calciatore un quinquennale da 2,5 milioni di base con clausola rescissoria da 70 milioni valida dal terzo anno (a seguire).
La trattativa, come ormai tutti ben sappiamo, è stata lunga e piuttosto complessa, frutto di un corteggiamento iniziato fin dallo scorso mercato di gennaio: piuttosto lungo e delicato, come da miglior tradizione per quanto riguarda tutte le trattative legate al Napoli, è stato ovviamente lo scambio di documenti oltre alla cura dei vari aspetti contrattuali, tra cui la spinosa questione dei diritti di immagine.
Buongiorno e l'antefatto svelato da Cairo
C'è un antefatto. A luglio dello scorso anno ha rinnovato, quando aveva ancora due anni di contratto. gli ho fatto i complimenti perché non aveva scelto di avere vantaggi contrattuali. Mi disse che se fosse arrivata un'offerta importante me ne sarei dovuto ricordare.
È arrivata e me lo sono ricordato. In questo momento non siamo al livello del Napoli, che lotterà per lo scudetto.
L'obiettivo della società
Urbano Cairo conclude:
L'obiettivo è riuscire a trattenere i migliori ma non dobbiamo dimenticarci che nel calcio di oggi anche l'Inter vende giocatori. Le bandiere oggi non esistono più.
Torino, Buongiorno saluta così con una lettera su Instagram: "Ho realizzato i miei sogni"
Alessandro Buongiorno, lo scorso 13 luglio, ha voluto salutare con una lettera via Instagram i tifosi del Torino:
Un onore indossare la fascia da capitano della squadra della mia città, per cui ho sempre tifato fin da bambino e leggere i nomi dei caduti di Superga.
Vorrei dire un immenso grazie a tutti i tifosi. Mi avete fatto sentire il vostro supporto, il vostro attaccamento e la vostra passione. Torino è la mia città e lo sarà sempre.