Quella palla che rotolava in ogni cortile sotto casa non è più un gioco. E non da oggi.
Il calcio è diventato la lavatrice più efficiente di affari sempre meno leciti. Non a caso organizzazioni malavitose e personaggi discutibili spesso finiti sotto la lente delle procure ne sono diventati i padroni indiscussi. Il caso delle plusvalenze fittizie, con circa una sessantina di operazioni di cui una quarantina addebitate alla Juventus, non sono che una parte di questo labirinto, costruito furbescamente sulla passione dei tifosi, (finché dura). Ovviamente tutti sono innocenti sino al termine di un eventuale processo ma tant'è…. Le plusvalenze fittizie non sono che cambiali che gli stessi che le hanno emesse dovranno onorare, prima o poi. Più poi che prima nei desiderata delle società coinvolte. Ma intanto creano debito, spesso abnorme rispetto alle capacità finanziarie delle società. Come finirà? Coi soliti titoloni sui giornali per po' richiudere il vaso di Pandora con qualche ammenda? Di certo il demerito (per così dire) della Juventus è stato anche quello di essere una società quotata in borsa. La Consob ha dovuto aprire un capitolo di indagine, dato il suo compito di vigilanza (con tutti i limiti del caso). Ciò che preme però sottolineare è che il calcio rischia di avere sempre meno appeal. Riforme rimandate sine die, eccessi che stridono con la situazione economica generale, l'incapacità di ragionare aldilà dei propri interessi particolari, l'avvento di sport e giochi molto più avvincenti allontanano fette di popolazione, una volta dedite allo sport pallonaro. Questo provoca un'emorragia di giovani verso altri lidi, con conseguente perdita di fonti di reddito che servono a mantenere il sistema calcio, a partire dal mondo dilettantistico.
Vogliamo parlarne o è argomento troppo di nicchia ?