Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi

Si trova a Milano Marittima, quasi un'ora di telefonata a tre al sapore di colloquio. Pallone che rimbalza da un'esperienza all'altra, c'è musica di calcio in sottofondo mentre proviamo a leggere lo spartito del nostro campionato.

La bacchetta è in mano al maestro Arrigo Sacchi che ha risposto alle domande della Gazzetta dello Sport:

Partiamo dalla classifica: sorprende?

Mi ero illuso vedendo il primo tempo con la Lazio: mi sembrava si muovessero discretamente bene. 
 

Mi sbagliavo, il secondo tempo è stato avvilente: una squadra che non si muoveva da squadra. Senza pressing, anche se in Italia il vero pressing la fanno in pochi. Vanno a momenti. E se lo fai così, gli altri non faticano.
 

In testa Inter e Juve: chi l’ha colpita di più?

Il lavoro di Thiago Motta mi incuriosisce molto. 
 

Bene le prime due partite, poi in questo periodo degli sbalzi ci stanno: soprattutto se trovi un'avversaria che gioca una partita "giusta" come la Roma.

Vanoli
Paolo Vanoli


 

La sorpresa del campionato sarà...

Eh, il Parma gioca bene bene, Pecchia sa quello che fa. 

Ma è da tanto che non vedevo giocare cosi il Toro: conosco bene Vanoli, è uno che tira fuori il meglio dai giocatori che ha.