Stefano Sorrentino
Stefano Sorrentino

Stefano Sorrentino è stato un portiere importante del nostro calcio. Sul Corriere della Sera propone oggi le sue riflessioni sui “colleghi” che giocano in casa Toro e sulla situazione della squadra granata.



LA PANCHINA HA FATTO BENE A MILINKOVIC-SAVIC 

«Vanja aveva giocato moltissime partite tra Nazionale e Toro; quindi, la scelta di farlo rifiatare è stata sensata. Aveva bisogno di un turno di stacco per ripartire ancora più forte. Consideriamo poi che, nel calcio moderno, l’alternanza tra portieri è sempre più diffusa, rispetto a quanto avveniva fino a pochi anni fa. Insomma, non mi sorprenderei se Juric pensasse ad altri avvicendamenti in futuro».



I 7 CLEAN SHEET: MERITO DI VANJA O DELLA SQUADRA

Vanja Milinkovic-Savic, portiere del Torino

 «Sicuramente c’è un mix di entrambe le cose. Ma secondo me, volendo dare delle percentuali, al 70% è merito di Vanja. Nonostante le critiche, credo che sul campo l’estremo serbo stia dimostrando la capacità di migliorare anno dopo anno. Dopodiché, in partite singole degli errori possono sempre accadere. Chi sta dentro può sbagliare».

GEMELLO É TORNATO NELL RETROVIE – «Deve pensare a lavorare ancora più forte di prima, è un portiere giovane e di talento. Anche questa batosta gli servirà per il futuro. Detto ciò, io gli ho consigliato di andare a giocare in prestito: un errore come quello di Bologna è causato dall’inesperienza».

100 PANCHINE PER JURIC AL TORO –  Sorrentino si sofferma sull'apporto in granata di Juric. «Si tratta di un traguardo importante. Dal suo arrivo in granata, Ivan ha alzato il livello del Toro, che arrivava da un biennio di difficoltà. Con lui il Torino è tornato ad essere un avversario complicato per tutti. Questo era quello che gli si chiedeva. Sul piano dei risultati, la squadra ha raggiunto stabilmente una dimensione da parte sinistra della classifica. Juric ha dato tanto al Toro, e viceversa». (calcionews24.com)

Il riscatto di Milinkovic-Savic: I fischi dei tifosi diventano applausi

Vanja Milinkovic-Savic é probabilmente l’elemento più divisivo tra i tifosi granata, per quella capacità di alternare errori a riscatti, lanci mal calibrati ad altri preziosi per innestare l’azione offensiva del Torino

Contro l’Atalanta il serbo ha vissuto una di quelle serate in cui il peso del giudizio si è spostato verso il segno positivo. A certificarlo sono stati gli spettatori del Grande Torino, che dal mormorio scontento per i primi lanci fuori misura del numero 32 granata sono passati all’applauso convinto di fine partita. 

Nella prima occasione ampio è il demerito di De Ketelaere, che solo davanti al portierone gli ha calciato addosso mentre sul tiro di Pasalic è invece stato bravo Milinkovic-Savic a leggere la traiettoria tuffandosi per deviare la conclusione. Intermedio, per indice di difficoltà, l’intervento al novantesimo sull’ex di turno Miranchuk

L'ottima prestazione arriva dopo l'esclusione di Bologna per scelta tecnica, infatti Juric gli aveva preferito Luca Gemello. «Dopo le gare con la Serbia l’ho visto scarico e contro il Bologna va in panchina», spiegava il tecnico. Contro l’Atalanta si è visto un portiere attento dall’inizio alla fine.

Il portiere serbo é stato protetto da un’ottima fase difensiva e da una retroguardia che, stretta attorno al suo totem Buongiorno, ha bloccato i vari De Ketelaere, Lookman e Miranchuk, nonché i subentrati Muriel e Pasalic. Quest’ultimo anche grazie a Vanja. (Tuttosport)