Il solito, deludente Derby
10^ GIORNATA DEL CAMPIONATO DI CALCIO - SERIE A -STAGIONE 2022/2023
SABATO, 15 OTTOBRE 2022, ORE 18,00
TORINO - JUVENTUS: 0 - 1
MARCATORE: VLAHOVIC (J) al 29° s.t.
TORINO (3-4-2-1): MILINKOVIC-SAVIC; DJIDJI (dal 33° s.t. ZIMA), RODRIGUEZ (Cap.); AINA (dal 33° s.t. SINGO), LUKIC, LINETTY (dal 33° s.t. KARAMOH), LAZARO; MIRANCHUK, RADONJIC (dal 25° s.t. PELLEGRI); VLASIC. ALL.: JURIC
ESPULSI: NESSUNO
AMMONITI: LINETTY e LAZARO per gioco scorretto.
CAMBIO DI SISTEMA: dal 33° s.t.: 4-2-3-1
JUVENTUS (3-5-2): SZCZESNY; DANILO, BREMER (dal 7° s.t. BONUCCI), ALEX SANDRO; CUADRADO (Cap.), MCKENNIE, LOCATELLI, RABIOT, KOSTIC; VLAHOVIC (dal 45° s.t. PAREDES), KEAN (dal 28° s.t. MILIK). ALL.: ALLEGRI
ESPULSI: NESSUNO
AMMONITI: NESSUNO
CAMBIO DI SISTEMA: NESSUNO
ARBITRO: MARIANI di Aprilia. VAR: DI PAOLO di AVEZZANO.
Neanche la casualità di trovare una Juventus in crisi di risultati e di identità, ha rappresentato per il Toro un’opportunità da sfruttare per vincere il Derby. L’ultima stracittadina vinta dal Toro risale al 26 aprile 2015, e degli ultimi 27 Derby disputati, solo uno è stato vinto dai granata, ed è quello prima citato del 26 aprile 2015. Numeri impietosi, ma che rispecchiano il gap che c’è sempre stato tra le due squadre di Torino. Tuttavia, se alla differenza di qualità, si aggiunge la scarsa vena dimostrata nell’ultimo Derby, alla delusione si aggiunge la rabbia. E sì che sabato scorso ricorrevano i 55 anni dalla tragica scomparsa di quel grandissimo giocatore che rispondeva al nome di Gigi Meroni, la “Farfalla Granata”, e il 22 ottobre 1967, quindi una settimana dopo quel drammatico evento, il Toro sconfisse la Juventus per 4 reti a zero, con le reti di Nestor Combin (tre) e Alberto Carelli. Altri tempi, altri uomini, altro Toro. Juric aveva esplicitamente manifestato la volontà di vincere questo Derby, ma l’atteggiamento in campo della squadra è parso in contrasto con l’affermazione del suo allenatore. Abbiamo assistito ad un Toro arrendevole, per nulla ammantato del “furore” agonistico che dovrebbe caratterizzare ogni stracittadina. L’assenza di Ricci e di Sanabria, senz’altro significativa, non deve e non può essere assunta come scusante; piuttosto è la pochezza dell’attacco che rappresenta un limite notevole, che andrebbe colmata quanto prima, e l’ennesima amnesia difensiva, che ha favorito il vantaggio della Juventus. Ad onor del vero va detto che Milinkovic-Savic è risultato il migliore dei granata, protagonista di tre interventi nell’arco di un minuto, e di un volo all’incrocio per neutralizzare un tiro sporco di Locatelli. Le prime giornate del campionato ci avevano illusi, ora siamo tornati ad essere il Toro degli ultimi anni, e la sospirata inversione di tendenza è di là da venire. Martedì 18 ottobre i granata affronteranno il Cittadella per i sedicesimi di Coppa Italia; c’è da sperare che questo appuntamento non venga snobbato, e poi ci saranno da disputare cinque partite prima della sosta per i Mondiali di calcio: tre incontri in trasferta, nell’ordine, Udinese, Bologna, Roma, e tra le mura amiche: Milan e Sampdoria. Tutte partite difficili, specialmente se la squadra non ritroverà un po’ di brillantezza, almeno quella che ci aveva fatto illudere all’inizio del campionato.
Franco Venchi