Il Toro tiene testa alla Lazio, ma davanti siamo leggerini.
Il Toro tiene testa alla Lazio, ma davanti siamo leggerini.
Buon punto contro una squadra più completa, che da un paio d’anni lavora sotto gli ordini di Sarri, senza fare rivoluzioni sul mercato. Quella rivoluzione che ha dovuto fare il Toro di Juric, i motivi sono noti. Per il gioco di Juric sono fondamentali gli esterni, ma anche un centrale difensivo che non solo anticipi ma poi dia il via alla ripartenza. Non nomino chi lo faceva piuttosto bene lo scorso anno. Buongiorno ha controllato bene Immobile, a parte un paio di svarioni nel finale, Schuurs avrà forse anche la forza di far ripartire l’azione. Io sono dell’idea che al Toro manchi ancora un bomber vero, Sanabria ha numeri non straordinari, si parla di una media di otto gol a stagione, e soprattutto con i difensori di spessore, quelli delle grandi per capirci, si eclissa. Pellegri deve dare continuità alla condizione atletica, insomma non si deve far male, per mettere su condizione a farci capire di che livello è. Trovo ingiuste, molto ingiuste, alcune critiche che ho sentito verso Vaslic, calma è appena arrivato, cinque giorni di allenamento e subito in partita contro un centrocampo coi fiocchi come quello laziale. Gli diamo un po' di tempo? Come anche a Radonjic. Di più può fare sicuramente Singo, oggi troppo timido. Il reintegrato Lukic darà più sostanza alla metà campo. Sessanta minuti veramente buoni, poi un po' di stanchezza e confusione, e ci ha pensato Savic. Oggi bravo. Io continuo ad esprimere tutti i miei dubbi, di ordine tecnico. Ma se Juric ha deciso così l’accettiamo e forza Savic. L’ultimo sforzo sul mercato lo farei davanti, almeno se non una prima scelta una valida alternativa. In difesa non dimentichiamo dobbiamo ancora recuperare Zima, che può solo crescere. Manca un uomo pure in mezzo al campo, ma davanti rischiamo davvero di segnare poco. Del resto se manco ci provi a tenere uno dello scorso anno in uscita, e fai mercato in soli 15 giorni, capita di dimenticare qualcosa. Ora Vagnati deve trarre qualcosa dal trio Verdi, Izzo, Zaza, e poi vedere cosa si può fare. Auguri. Intanto fortunatamente Juric va avanti per la sua strada. Termino dicendo che le lacrime, valutate intorno alla decina di litri, di Lotito sono ancora una volta fuori posto. il Presidente laziale si è strappato le vesti al fischio finale, per il mancato contropiede laziale. A parte che il tempo era decisamente finito, poi c’era un fallo netto su Lukic, non fischiato. Lotito ha più lacrime e frigno che soldi.