Le pagelle di Torino-Genoa
Le pagelle di Torino-Genoa a cura di Sandro Mellano
Milinkovic Savic: praticamente spettatore per tutta la partita, nel secondo tempo interviene solo su un tiro da lontano che non lo impensierisce. (6)
Schuurs: dopo la serataccia di Milano torna a garantire sicurezza alla difesa, ma la caratura dell’avversario è anche molto diversa. (6)
Buongiorno: accolto dall’ovazione dei tifosi cancella Retegui. (6,5)
Rodriguez: se in difesa non lascia spazi, nella fase offensiva è stranamente impreciso. Calcia malissimo una punizione invitante. (5,5)
Bellanova: continua ad essere un corpo estraneo, pochi affondi, cross sballati e tanti passaggi indietro. Male. (4,5)
Tameze: inizio da incubo nel quale sbaglia praticamente tutto, poi si riprende un poco ma la sua prova è insufficiente. (5)
Linetty: solita prestazione tutta generosità ma con i consueti limiti tecnici. (6)
Vojvoda: non corre rischi in difesa, spinge senza rendersi mai pericoloso. (5,5)
Ricci: schierato nella inconsueta posizione di trequartista dimostra di non sapersi destreggiare nel ruolo, tenta qualche conclusione senza successo. Nella ripresa arretra ma non è ancora il giocatore della scorsa stagione. (5,5)
Vlasic: partita nella quale non mette le sue doti al servizio della squadra. Mai pericoloso né in fase conclusiva né in quella di uomo assist. Esce per un problema muscolare. (5)
Zapata: accolto dall’entusiasmo dei tifosi, dimostra di non essere ancora al top della condizione ma anche di poter dare tanto a questa squadra se solo venisse supportato adeguatamente. Purtroppo anche lui, come Sanabria, ha vita difficile con alle spalle compagni privi di qualità. (6)
Subentrati:
Seck per Tameze (19’ s.t.): prova qualche affondo ma va a sbattere contro il muro difensivo genoano. Si becca anche una ammonizione evitabile. (5,5)
Radonjic per Vlasic (19’ s.t.): prima del gol c’era da scendere in campo a prenderlo a male parole, giocate velleitarie e colpi di tacco irritanti; poi si ricorda di avere doti fuori dal comune e inventa un gol semplicemente strepitoso. (7,5)
Pellegri per Zapata (19’ s.t.): entra con grande impegno e determinazione provando anche a rendersi pericoloso di testa. (6)
Ilic per Linetty (30’ s.t.): ha il merito di intuire che Radonjic è il solo che possa inventare qualcosa e, così, insiste nell’appoggiare l’azione sul compagno. (6)
Lazaro per Bellanova (37’ s.t.): deve essere decisamente in pessime condizioni fisiche per non essere preferito a Bellanova. (s.v.)
Juric: lo salva quello che lui definisce “l’artista” però il Toro è veramente inguardabile. Gioco involuto, ripetitivo e senza grinta. In tutta la partita si ricordano solo due conclusioni a rete. Speriamo che la vittoria all’ultimo secondo dia una scossa a tutto l’ambiente altrimenti saranno dolori. (5)