Sofferenza Toro, Cairo e Vagnati disastro annunciato.

Se magari vi foste chiesti, vedendo questa partita, come mai la Cremonese è una così bella squadretta, ordinata e con qualche bella individualità, come il portiere, ve lo dico io. Il motivo sedeva vicino al proprietario dei grigiorossi Cavalier Arvedi, si chiama Ariedo Braida. Uno che, con i soldi a disposizione, zitto zitto qualcosina ne capisce. Magari non avrebbe mai preso Vojvoda a 5,5 milioni di euro, per dire. O il dilettante Warming, nemmeno buono per il Calcio a 5. Eppure Braida a Milano è noto, qualcosa sotto il Duomo ha fatto. Perché Urbano non l’ha mai preso in considerazione? Perchè Braida si occupa solo di calcio, o essenzialmente di calcio. I portaborse di Cairo devono badare soprattutto al portafoglio del Presidente. Perché se no la conferma di Vagnati non sarebbe spiegabile. Non ne ha azzeccato uno in un anno e mezzo. L’ho detto a giugno e lo ripeto, per cambiare rotta, dopo due stagioni orribili, bisognava avere poche idee ma chiare, e soprattutto bisognava aver voglia di rimetterci qualcosa col proprio portafoglio, per dare un segnale. Parole al vento. Gestita malissimo la questione Belotti, che infatti non è ancora conclusa. Il Gallo sta aspettando chiunque. E a proposito anche Belotti dovrebbe riflettere, non segna su azione da febbraio, ha fatto un Europeo pessimo. Si decida e basta. Ora pure l’infortunio a rimescolare le carte. Questo temporeggiare rischia, e io non vorrei, di incrinare il rapporto con la gente granata. Non lo merita il cammino di affetto fatto fino a qui. Tagliati N’Koulou e Sirigu e non sostituiti. La scelta di Savic tra i pali è un azzardo senza precedenti, visto che non lo prendevano in prestito nemmeno in B. E’ arrivato Pjaca, in prestito, sono tornati Dijdi e Aina reduci da due retrocessioni. Poi una miriade di nomi sondati, o ma ci fosse mai un regista. E tentiamo di vendere Lyanco come se fosse Thiago Silva, purtroppo al Betis non ci vogliono credere. Ci vuole qualità. La qualità costa. Ora aspettiamo di fare una figuraccia con l’Atalanta per poi appiccicare due figurine. Insomma alla sopportazione c’è un limite. Non vogliamo acquisti a caso. Vogliamo sapere cosa vuole Juric. Vogliamo che quello che vuole Juric sia soppesato e poi acquistato sul mercato da un direttore vero, con pieni poteri, o piuttosto meglio Moretti. Mazzarri sbagliò a volere Verdi, ma Bava dov’era? A proposito con Marco Carnesecchi, portiere in prestito alla Cremonese nazionale Under 21, l’Atalanta ha già il portiere per i prossimi 10 anni. Così per dire. Oggi ha parato tutto, a parte i rigori per fortuna. Mandragora, dopo il rigore sbagliato nei tempi supplementari, ha ricalciato e segnato, non facile, da capitano vero. Juric ci proverà a darci un senso. C’è riuscito spendendo molto meno a Verona. Ma qui deve abbattere 18 anni di niente. Non è l’ego del Presidente da sottomettere, sono i suoi interessi, che non sono quelli del Toro, a essere invalicabili.