Roberto Cravero dopo la conferenza stampa di Juric: "Parole che sanno d’addio"
Le parole di Roberto Cravero, ex calciatore del Torino, dopo le dichiarazioni di Ivan Juric in conferenza stampa di ieri
Roberto Cravero, ex calciatore del Torino, ha parlato a La Stampa dopo la conferenza stampa di ieri di Juric, in cui il tecnico granata, oltre a scusarsi con i tifosi, annunciava l’addio in caso di mancata qualificazione in Europa. Di seguito le sue parole.
SCUSE – «Juric si è spiegato, ne prendiamo atto. Qualcuno accetterà le sue scuse e qualcun altro forse no. Però non c’è nessuna ferita aperta, pensiamo al campo e a quello che si sta giocando il Toro. Non roviniamo questa rincorsa per alcune esternazioni: magari un po’ provocatorie, ma possono servire se lo scopo era quello di unire ancora di più la piazza con il gruppo. Io, però, so che i tifosi granata hanno da sempre un legame molto stretto con la squadra, ma so che anche la squadra deve trascinare i tifosi».
PARTITA CON LA SALERNITANA – «Contro la Salernitana non è successo, ci sono partite che non riescono bene, anche se il risultato mi ha stupito. Dopo la bellissima vittoria a Cagliari ci si aspettava il bis: i 25 mila allo stadio lo dimostrano. Ma quest’anno nessuno si può lamentare. Per me, però, è molto più importante quando l’allenatore dice che senza Europa il suo ciclo sarebbe finito».
EUROPA E ADDIO – «E’ chiaro che c’è qualcosa che gli lascia dei dubbi. Siamo solo a febbraio, ma andare in Europa non è assolutamente facile, anzi è molto difficile. Perché, se analizziamo questi tre anni, il Toro ha sì fatto passi avanti importanti, ma per migliorare il decimo posto ci vuole anche un rafforzamento dell’organico. Le parole di Juric suonano quasi come un addio». (calcionews24.com)
Juric: "Chiedo scusa ai tifosi. Rinnovo? Se vado in Europa resto"
Conferenza stampa a sorpresa per Ivan Juric: il giorno dopo il pareggio interno contro la Salernitana per 0-0, l'allenatore del Torino torna a parlare pubblicamente dopo le polemiche per le sue dichiarazioni. Juric aveva infatti detto che "Non tutti i tifosi hanno lo spirito Toro", e ha deciso di chiarire la questione.
Juric: "Dobbiamo stare tutti insieme per ottenere qualcosa di fantastico"
"Volevo parlare e capirci meglio. Le mie parole e le mie idee erano altamente propositive per ottenere un obiettivo favoloso, non c'era volontà di creare delusioni. Volevo riprendere le parole di Peyote, è tutto lì. Il discorso è: siamo vicini a un obiettivo importante, dobbiamo stare tutti insieme per ottenere qualcosa di fantastico", ha detto Juric in conferenza stampa.
Juric: "Il mio era un richiamo di unione, forse faccio male a dire sempre la verità"
Sulle scuse nei confronti dei tifosi: "Un po' ci conosciamo, ho letto cose di strumentalizzazione. Per me è, tutto il contrario. in questi due anni e mezzo abbiamo fatto cose favolose considerando come siamo partiti. Abbiamo lavorato come cani per arrivare nella parte sinistra della classifica. Ora poteva andare tutto male, ma con lo spirito Toro dei miei ragazzi siamo una squadra credibile e non prende gol da tantissime partite e batte alcune big come Napoli e Atalanta. Io sono venuto al Toro perché qui c'è una storia: questa è una ragione per la quale sono qua".
Ancora Juric: "Mi ha dato fastidio che la partita di Genova per me era stata fantastica, ma qui non era recepita così. La mia scusa è questa: se qualcuno si è offeso, non era mia intenzione. Non volevo offendere qualcuno o la storia del Toro, o i tifosi, mai mi è passato per la testa. Sono qui per ottenere un grande obiettivo. Abbiamo fatto tante cose, ora dobbiamo fare di più: non ci dormo la notte. Io forse faccio male a dire sempre la verità, forse dovrei essere più paraculo. Le parole di ieri erano di unione per ottenere un obiettivo fantastico e tutti ce lo meritiamo".
Sul rinnovo: "Se non vado in Europa, cosa ci faccio qui? Prendo altri soldi? Se vado in Europa, mi parlo e ragioniamo. Altrimenti, vuol dire che la parte sinistra è un grande risultato perché davanti abbiamo grandi squadre, ma cosa ci faccio qui senza Europa? Prendo i soldi e poi magari mi mandano a casa...Ma non è quello che voglio. Non dobbiamo vivacchiare. Il mio pensiero è questo: con i dirigenti e il presidente va bene, il Filadelfia è bellissimo abbiamo messo tutto. Abbiamo fatto un lavoro straordinario. Se vado in Europa, sto al Toro. Altrimenti, me ne vado via".