Ivan Juric
Ivan Juric

Oggi si chiude l’era Juric. Cosa lascerà?

 

Il Toro partecipa alla festa dell’Inter, e come spesso è successo nell’era Juric si prende il solito intervento dubbio arbitrale, al femminile oggi, con l’espulsione di Tameze. Ma oggi è inutile recriminare. Buon primo tempo, con i Campioni d’Italia al piccolo trotto. Occasioni per Zapata, che sembra aver finito le energie anche nelle conclusioni a rete. Sommer attento. Toro con il solito difetto stagionale, non sfruttiamo mai le occasioni che capitano. Segniamo troppo poco. Esistiamo solo sulla fascia Bellanova e Vlasic a supporto. Troppo poco dall’altra parte con Lazaro. Solo Buongiorno sembra di livello. Secondo tempo con l’uomo in meno, e festa interista. Juric in conferenza stampa post Frosinone si è detto deluso dalla squadra. Durante e dopo San Siro sembra lo studente all’ultimo giorno di scuola. Io sono convinto che non sia il miglior tecnico al mondo, però gli va dato atto di averci provato. Un primo anno buono e divertente, un secondo e soprattutto un terzo in calando. Però lui la strada l’aveva segnata. Qualcuno l’ha tradito, vedi Ilic, su di altri si è intestardito, vedi Savic. Però Lovato, oggi di nuovo male sul rigore su Thuram, e Okereke li ha portati il mercato di gennaio a euro zero di Urbano. Insomma Juric non sarà confermato per aver fallito l’Europa o per aver detto che il Toro ha senso solo se lotta per l’Europa? Una banalità direte, mica tanto se il Presidente non ha nessuna intenzione di andarci. La litigata con Vagnati ha tolto il velo su quello che pensano i dipendenti di Urbano. Diretto e sincero, poco aziendalista, sicuramente ben pagato. Alcune dichiarazioni contro la gente granata andavano evitate. Bisognava informarsi prima. Certe uscite come il taglia gola ce le poteva risparmiare. Ha lanciato Buongiorno a livello internazionale, ha rigenerato Bellanova, ha segnato poco, ma Sanabria ripeterà mai una stagione come la scorsa? La domanda è come posso essere felice e positivo se ora si cerca un aziendalista che non osi contestare il conducente? Non sarebbe male non calare le braghe davanti al Bologna, alla vigilia del quattro maggio. I felsinei hanno fatto tutto quello che Juric non ha ottenuto, tutto quello in cui Cairo si prepara di nuovo a fallire. Perché la speranza non muore mai, ma qui si rischia davvero di passare per fessi, anche solo a dirlo. 

Maria Sole Ferrieri Caputi