Pasquale Bruno
Pasquale Bruno, ex difensore del Torino

La questione Cairo non è una di quelle che passa di certo inosservata. Molti tra giornalisti ed opinionisti hanno detto la loro. C'è anche chi non è del tutto convinto della contestazione, come il telecronista Fabio Caressa, che ha detto recentemente: 

Io tra l'altro vi devo dire la verità, non ho capito neanche tanto la contestazione per la cessione Bellanova, perché secondo me una squadra come il Torino a quella cifra lo deve cedere. 

Altri invece, si sono schierati apertamente con i tifosi. Tra questi, anche l'ex Torino Pasquale Bruno, che in maglia granata ha disputato tre stagioni vincendo anche una Mitropa Cup ed una Coppa Italia. 

Le parole di Bruno a favore dei tifosi granata

Il difensore leccese è stato intervistato da Tuttosport, dove ha detto la sua sulla contestazione con la schiettezza che lo contraddistingue:

Fossi stato a Torino, prima dell’Atalanta sarei andato anch’io in corteo con i miei amici Ultras a contestare. Capiterà, prima o poi: un giorno vedrete anche me in mezzo a loro. 

Tanto la Maratona andrà avanti, i tifosi sono stanchi, non ne possono più, la contestazione non finirà. Tra l’altro: contestazione senza alcun tipo di incidenti, pacifica, popolare, con le due curve unite e per strada anche tantissimi tifosi comuni. Così dovrà essere, sempre. Applausi.

Sui tifosi

Cairo amareggiato? Tu pensa! Proprio lui che aveva appena incassato 25 milioni! E dopo aver già venduto Buongiorno, altri 40 milioni. 

Curva Torino
Curva Maratona - derby

E allora i tifosi? Se lui è amareggiato, la gente del Toro cosa deve dire o fare? Bellanova è un buon giocatore, ma non è... Kaltz. Ciò che ha scioccato tutti è stato il gesto. I modi e i tempi. Tutti l’hanno vissuta come una pugnalata a tradimento.

Infine:

E siccome il proprietario del Toro è lì da 19 anni, la gente non ne può più di subire fatti così. Ed è riesplosa la contestazione, giustamente, comprensibilmente: i tifosi del Toro non sono quaquaraquà a cui puoi far credere qualunque cosa. E soffrono davvero per la maglia.