Claudio Lotito
Claudio Lotito, presidente della Lazio

Nella giornata di ieri sono stati compiuti significativi passi avanti nella lotta contro la pirateria digitale, grazie all'introduzione di importanti emendamenti al Decreto Omnibus. 

Questi interventi mirano a colpire non solo i fruitori e fornitori di contenuti illegali, ma anche le reti VPN utilizzate per aggirare le normative, rafforzando così il quadro normativo di contrasto.

Recentemente, si è discusso di sanzioni automatiche che potrebbero raggiungere i cinquemila euro, oltre alla possibilità di pene detentive fino a un anno di galera per i fornitori di servizi che non denunciano attività sospette legate alla diffusione di contenuti piratati.

Tali mezzi dovrebbero, tra le altre cose, portare beneficio a tutto il sistema calcio italiano, e soprattutto in Serie A.

Serie A
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Anche Lotito esulta

Tra i promotori più attivi di questa battaglia figura Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, che ha preso la parola in aula per sottolineare la necessità di contrastare con decisione il fenomeno del cosiddetto "pezzotto", ribadendo l'importanza di proteggere i diritti d'autore e di combattere la pirateria in tutte le sue forme.

In questo provvedimento sono stati affrontati alcuni temi fondamentali che rappresentano sicuramente delle novità. Mi riferisco, ad esempio, alla lotta alla pirateria, che porterà ricavi importanti per le casse dello Stato e che, soprattutto, debellerà un settore oggi in mano alla criminalità organizzata.

Il retroscena

Un curioso retroscena, riportato da repubblica.it, coinvolge Claudio Lotito e alcune sue richieste riguardanti l'abolizione di una norma introdotta circa un anno fa dal ministro leghista Giancarlo Giorgetti. 

Tale norma prevede la possibilità di partecipazione dei tifosi nei board delle società calcistiche, ma Lotito la ritiene impraticabile, soprattutto per quelle società quotate in borsa, come la Lazio.

Secondo il quotidiano, il presidente biancoceleste avrebbe avuto accesi contrasti con membri della sua stessa maggioranza, arrivando a rivolgersi a loro con toni piuttosto duri: "Non capite un c***o di calcio e di finanza", avrebbe detto durante una discussione, evidenziando così il suo forte dissenso sulla questione.