Napoli

La partita di ieri tra Cagliari e Napoli è stata segnata da problemi di ordine pubblico durante la gara. 

Nel primo tempo, infatti, l'incontro è stato interrotto temporaneamente a causa delle tensioni scoppiate sugli spalti tra le tifoserie sarda e napoletana, questi ultimi, giunti numerosi registrando il tutto esaurito di 415 posti.

Cosa è successo?

Al minuto 26 del primo tempo, con il Napoli in vantaggio per 1-0 grazie al gol del capitano Di Lorenzo, la partita è stata sospesa per circa sette minuti. 

Il motivo è stato un lancio di oggetti tra gli ultras napoletani e i sostenitori del Cagliari, che ha portato all'uso di bottiglie, fumogeni e bombe carta, causando anche il ferimento di uno steward, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport

Dalla curva del Cagliari, inoltre, sono stati lanciati altri fumogeni, prolungando ulteriormente l’interruzione.

Il clima di tensione ha spinto alcuni giocatori del Napoli, insieme al dirigente Oriali mandato dallo stesso Conte, ad avvicinarsi al settore occupato dai tifosi azzurri per tentare di riportare la calma.

Lo striscione della discordia

Tra le due tifoserie esiste una forte rivalità, evidenziata dal comportamento dei tifosi napoletani, giunti in traghetto, su cui hanno esposto uno striscione provocatorio con la scritta “A caccia di pecore”. 

Anche le fasi pre-partita non sono state semplici: i tifosi del Napoli sono stati scortati dalle forze dell'ordine fino alla Unipol Domus circa tre ore prima dell'inizio della gara per evitare che le due tifoserie venissero a contatto.


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