Samuele Ricci
Samuele Ricci

 

Cairo
Foto di Salerno in Web

 

Non è solo una questione di bacino d’utenza, patrimonio, fortuna. E’ una questione pure di idee e volontà. 

Durante il Festival di Trento, organizzato da Gazzetta dello sport, il padrone di casa Urbano Cairo ha dato la sua ricetta per salvare il calcio. Una visione del mondo pallonaro, odierno e futuro. Taglio dei costi, politica al ribasso, puntare sui giovani. Insegnamenti che noi conosciamo bene. Tradotto: Investire si e no due milioni all’anno, averne un giusto ritorno di immagine e che i tifosi si accontentino. Sulla politica dei giovani è una questione di vendita al dettaglio. Svendite peggio dei sofà. Vogliamo parlare di Bellanova, Buongiorno, Bremer, Zappacosta, Ricci?…scusate finisco se no sto qui fino a domani. Si vende tutto e poi si rinveste su Pedersen, è questo il giovane di qualità? La prospettiva? Ma lasciamo stare. Vorrei farvi notare che nelle parole di Cairo c’è un mantra solo, risparmio. Non c’è un briciolo di idea di espansione. Nè per il Toro nè per il calcio. Finché il tifoso Bue resiste lo si munge, spendendo il meno possibile. Fortunatamente, NON per noi granata, non tutti la pensano così. De Laurentis ha rilasciato quasi contemporaneamente un’intervista dove certo parla di ridurre gli ingaggi, soprattutto il potere di trattativa dei procuratori. Scottato ovviamente dal caso Oshimen. Ma poi c’è un’idea di calcio. Il denaro bisogna andarlo a cercare. Nuove piattaforme, che non siano solo Dazn o Sky, che sponsorizza e spinge i campionati esteri e non quello italiano. Andare oltre le piattaforme televisive, il mondo ormai viaggia su binari diversi. Investire nel mondo nuovo. Rifare lo stadio San Paolo, costruire un mondo globale dove il tifoso viva sette giorni su sette. Anche a Como la pensano così. Poi per carità quando ADL ha fatto il padre/ padrone ha combinato un disastro. Ma nel bene o nel male fa il Presidente. Cairo ci fa sapere invece, tramite i siti amici, che ha terminato due campi al Robaldo, dopo un’infinità. Taglio e risparmio, solo questo propone il nostro Presidente. Tradotto ci è rimasto Adamas. Sul Toro non una parola. Le ha già dette Vagnati, ci bastano. Non c’è visione, non c’è nulla. Con la ricetta Cairo il campionato italiano, dopo essere stato munto e stramunto negli anni, dovrà ridursi a un campionato di provincia. In più per inculcare la medicina si annaffia tutto con un po' di epica granata, posticcia, abusata, francamente insopportabile. Sua e dei suoi seguaci. Mi spiace Presidente ma il suo discorso a Trento a me è parso non la visione di un futuro possibile per il calcio, ma il freddo comunicato di un curatore fallimentare. Sappia che il popolo granata non è d’accordo.