Scrivi quel che vuoi. Rubrica Ieri, oggi e (forse) domani
Nella rubrica Ieri, oggi e (forse) domani si tratta delle tante voci di mercato, troppo spesso fantasiose
Scrivi quel che vuoi
È tempo di mercato e di Europei, chi scrive di mestiere deve riempire pagine e dare notizie, che poi queste siano vere o meno è solo un dettaglio, tanto c'è sempre chi la sa più lunga e chi non crede neppure a se stesso davanti allo specchio.
D'altronde è tutto un accavallarsi di "colpi" di questo e quello, scoop che durano un nanosecondo e magari la notizia successiva è la smentita della precedente e c'è chi domina il mercato (forse) spendendo parole ed ipotesi a destra e manca.
Mercato e Nazionale, spesso mettendo insieme le due cose visto che alcuni azzurri sono appetibili ed appetiti, ambiziosi certamente, così come spinti da agenti con le tasche aperte per le commissioni.
Nel bailamme ci sono poi squadre dove tutto tace ed eventualmente, come per il Toro, se esce qualcosa è roba negativa; d'altra parte cosa vuoi scrivere se quello buono è sempre l'ultimo giorno del mercato? A scrivere altro ti prendi dell' imbecille, anche se poi chi se ne frega di Topo Gigio, di Bongobingo, dei Sapienti del Tempio e dei loro commenti?
Meglio che oggi a comperare siano altri, dal Bologna alla Fiorentina, dalla Roma ai gobbi, la maggior parte pieni di debiti e con le pezze al culo, ma bisogna fare notizia, anche se poi quanti centravanti porterà a casa Pradè e quanti saranno gli esterni del prossimo Bologna tra i cento nomi già fatti?
A scrivere si fa presto, tanto poi ci si dimentica tutto altrettanto velocemente, così come delle "sole" spacciate per fenomeni, specie se vestono maglie a strisce e magari finiscono per non vedere più un pallone.
Siamo solo a metà giugno, troppo tardi per fare una squadra o troppo presto? C'è chi ha già fatto i summit di mercato e chi cerca i centesimi per fare un euro, chi festeggia e chi contesta, tanto l'erba del vicino è sempre più verde, pur se poi si scopre essere finta, come i tifosi cinesi, arabi, americani, buoni per il business, fin che dura.
Maurizio Vigliani