Perché l'infortunio di Scamacca rischia di lasciare ancora una volta a bocca asciutta il Torino
Si tratta di una specie di effetto farfalla che parte dal centravanti della Nazionale e della Dea per finire al mercato granata
A tirar per lungo le trattative poi finisce che saltano. E' il caso di Giovanni Simeone, calciatore seguito dal Torino sin dai primi di Giugno scorso e tornato sotto le luci della ribalta di recente per una specie di scambio che potrebbe configurarsi tra Napoli e Toro per Sanabria e, appunto, Simeone.
Il problema è che più passa il tempo e più le dinamiche di mercato tendono a cambiare. Così l'infortunio di Scamacca ha costretto l'Atalanta a tornare sul mercato e anziché puntare su Pinamonti, che si trova ancora in B al Sassuolo, ha preso in un blitz velocissimo, il centravanti del Genoa Retegui.
Ora si teme l'effetto a catena perché naturalmente il Genoa ha bisogno di un sostituto e l'ideale sarebbe proprio Simeone che è in uscita da Napoli.
Oltretutto il Grifone ha incassato 22 milioni + bonus dalla Dea e reinvestirebbe appena la metà perché De Laurentiis chiede solo 10 milioni per il bomber argentino. Il rischio che anche questa trattativa si concluda velocemente è altissimo e il Toro rischia di rimanere ancora una volta con un pugno di mosche in mano.