29^ GIORNATA DEL CAMPIONATO 2020/2021

SABATO 03 APRILE 2021, H. 18,00

TORINO  -  JUVENTUS:  2  -  2

MARCATORI: CHIESA (J) al 13°, SANABRIA (T) al 27° p.t.; SANABRIA (T) al 1°, RONALDO (J) al 34° s.t.

TORINO (5-3-2): SIRIGU; VOJVODA, IZZO, BREMER, BUONGIORNO, ANSALDI; RINCON (LUKIC dal 20° s.t.), MANDRAGORA, VERDI (BASELLI dal 42° s.t.); SANABRIA, BELOTTI (ZAZA dal 27° s.t.).

All.: DAVIDE NICOLA

ESPULSI: NESSUNO

AMMONITI: ANSALDI, RINCON, SANABRIA per gioco scorretto.

CAMBI DI SISTEMA: NESSUNO

JUVENTUS (3-5-2):  SZCZESNY; DE LIGT, CHIELLINI, ALEX SANDRO (RABIOT dal 42° s.t.); CUADRADO, KULUSEVSKI (BERNARDESCHI dal 26° s.t.), DANILO (RAMSEY dal 26° s.t.), BETANCUR, CHIESA : MORATA , C. RONALDO.

ALL.: ANDREA PIRLO

ESPULSI: NESSUNO

AMMONITI: CUADRADO per gioco scorretto; BERNARDESCHI per c.n.r.

CAMBI DI SISTEMA: NESSUNO 

ARBITRO: FABBRI di Ravenna

Ebbene sì, abbiamo “rischiato” di vincere il 202° Derby della Mole; sarebbe stata la replica del Derby del 26 aprile 2015, vinto per 2 - 1 con reti di Darmiane Quagliarella, dopo la rete messa a segno da Pirlo. Purtroppo, però, così non è stato, a causa di due leggerezze della difesa. Ma non voglio soffermarmi sugli aspetti negativi, desidero, anzi,  sottolineare i progressi di una squadra che ha mostrato di possedere gli attributi del Toro “ante litteram”. All’inizio della partita c’è stato un po’ di timore, con la Juve che pressava insistentemente, poi è uscito il Toro che ha pareggiato con un gol da vero centravanti di Sanabria, il migliore in campo. Gran bell’innesto è stato quello del paraguaiano (4 gol in 5 partite, oltre ad un assist), assieme a Mangradora, che ha sfiorato il gol al 6° del primo tempo con un tiro fortissimo che ha fatto la barba al palo alla sinistra di Szczesny, e poi ha scagliato il tiro respinto in modo non impeccabile dal portiere polacco, su cui si è avventato di testa Sanabria, che ha messo in rete. All’inizio della ripresa, un passaggio sbagliato di Kulusevski, ha consentito a Sanabria d’involarsi verso la porta juventina e depositare in rete per il vantaggio del Toro. E al paraguaiano è mancato poco che siglasse anche la terza rete, verso la fine dell’incontro, se Szczesny non avesse compiuto una gran parata, così da farsi perdonare le incertezze precedenti. Il gol del definitivo pareggio di Ronaldo è scaturito da una leggerezza, come dicevo, della difesa granata, che per poco ha tenuto in gioco il portoghese. Peccato, perché avevamo superato la mezz’ora della ripresa, e la vittoria sembrava a portata di mano. Sono piaciuti tutti i granata messi in campo ottimamente da Mister Nicola, che ha presentato, con successo, la sorpresa Verdi come mezzala. L’ex Napoli ha fatto sfoggio della qualità che possiede, e forse, quello potrebbe diventare il suo nuovo ruolo. Sirigu, con la fascia di Capitano dopo l’uscita di Belotti, sta tornando quello apprezzato in passato, perché è stato artefice di tre parate straordinarie. E mi sembra giusto menzionare anche Ansaldi per il suo grande impegno, e il giovane Buongiorno, che superata l’emozione di inizio partita, ha dimostrato di possedere talento. Baselli, subentrato a Verdi al 42° della ripresa, nei minuti di recupero ha calciato una punizione che probabilmente Szczesny non sarebbe riuscito a deviare, se fosse stata solo leggermente più angolata. Belotti ha risentito delle fatiche della Nazionale, e forse dell’interruzione forzata a causa del Covid-19, ma ciononostante non ha fatto mancare il suo impegno, e si è guadagnato un rigore che l’arbitro non ha fischiato, e che neanche il Var ha ritenuto di prendere in considerazione. E’ la solita, triste storia; come si fa a fischiare un rigore contro la Juve, per di più in un Derby e in avvio di partita? A parte invertite, e cioè se al posto di Belotti ci fosse stato Ronaldo, la conclusione dell’arbitro sarebbe stata totalmente diversa. Va detto che l’autorevole Paolo Casarin, sulle pagine del Corriere della Sera, ha scritto, senza mezzi termini, che il fallo di De Light su Belotti era da rigore. Il Toro deve riproporsi allo stesso modo anche nella prossima trasferta di Udine, e in tutte le partite che rimangono da qui alla fine del campionato, e direi, in modo particolare contro la Lazio, se ci verrà consentito di giocare la partita. Questo perché il comportamento della Lazio e del suo presidente sono da stigmatizzare: in un primo tempo giocano contro il Torino, schierando giocatori sulla cui negatività al tampone sussiste qualche dubbio, poi si scagliano contro il Toro perché non si presenta a causa di un oggettivo e sacrosanto impedimento della Asl di Torino. E il giudice, accusa il Toro di poca sportività e furbizia, tanto da richiedere un supplemento d’indagine: due pesi e due misure, come quando il Toro venne fatto retrocedere, mentre la Lazio, carica di debiti, venne salvata dalla Serie B. Da rilevare che con gli innesti di Sanabria e Mandragora, e la “mano” di Mister Nicola, il Toro sta cambiando fisionomia, rispetto al recente passato, evviva. Per contro, gli acquisti estivi, e cioè Rodriguez, Linetty, Murru, Bonazzoli e Gojak sono rimasti in panchina. Tuttavia, è auspicabile che tutti i calciatori granata si sentano parte in causa, per raggiungere l’obiettivo comune.

Franco Venchi