Buon gioco ma anche errori, amnesie, superficialità, la strada per la B è spianata
Buon gioco ma anche errori, amnesie, superficialità, la strada per la B è spianata.
Rimango dell’idea che le colpe di Giampaolo siano relative. In mezzo al caos, con una stagione come quella passata dove il Toro è stato a lungo il peggiore della serie A, con un mercato improvvisato e con poco tempo per la preparazione, ha deciso di rimanere sé stesso. Di non sputtanarsi. Dimostrando anche la serenità per mettersi a tre dietro. Il Toro gioca, attacca con una fluidità che con Mazzarri ci sognavamo. Poi però dopo un buon primo tempo, la squadra scende in campo per il secondo e prende due gol in 10 minuti, molle, debole, con la testa tra le nuvole. Ed eravamo solo uno a zero, non c’era proprio motivo di distrarsi. Eppure, ancora due gol evitabili, un rimpallo, Rincon, un tiro in mezzo alle gambe del portiere, una dormita colossale di Bremer, coadiuvato da Lyanco. Poi è vero di nuovo Toro, pareggio di Meite, stavolta in partita, e tante parate di Audero. A proposito l’ultima parata di Sirigu qualcuno se la ricorda? Oggi su Quaglia è vero, in netto fuorigioco però. Ma lasciamo stare. Una squadra professionistica non si può, non si deve, permettere 10 minuti così. Tutti in balla, incredibile. Due tiri due gol. E dato che l’atteggiamento coinvolge tutti, non posso non pensare che sia anche un po' di superficialità. Poi certo tanto Singo, devastante, Belotti ha fatto gol, su Meite niente da dire oggi, seppur una cazzata pure stavolta l’ha fatta, nel finale. E teniamo conto che il Mister continua a non avere la truppa Covid. Oggi pochi e condizionati cambi. Ranieri si arrocca dietro, parte in contropiede ma oggi è salvato dal portiere e dall’inizio ripresa orribile dei granata. Però perché il suo pragmatismo sia in vantaggio per 6 scontri diretti a 0 contro Giampaolo, è chiaro. Tutti dietro, e via di contropiede. Concessione allo spettacolo zero. Ma ripeto qui non ha sofferto la tattica del Mister, ha sofferto la testa dei nostri. Su quella bisogna lavorare. Appena alzano i ritmi la difesa prende gol, troppo scarsa. Poi però tutte queste sono parole. Opinioni. Simpatie o antipatie personali. Conti, il vice, dice che ci abbiamo provato. Siamo a dicembre, è davvero poco. La verità dice 22 gol subiti, una serie di rimonte subite inenarrabili, 6 solo i punti fatti. Un qualsiasi altro tecnico sarebbe stato sollevato dall’incarico. A meno che chi dovrebbe sollevarlo sappia quello che ha fatto quest’estate. (O non fatto)