Pessimo Toro, ma in trasferta non è una novità.
Che brutta squadra. Molle, ferma, pasticciona. Bisogna di nuovo mettersi a caccia di un portiere, perché il gol preso da Berisha non si può vedere. Insomma il Toro ha iniziato il campionato con un portiere bravo solo con i piedi, ma non come Garella perché ne para poche, e un altro venuto a svernare, i cui allenamenti fino a dicembre hanno lasciato tutti perplessi, così disse Juric. E i risultati sono sotto l’occhio di tutti. Ma chi ha fatto queste scelte dovrà pagare o no? Tipo Vagnati che ha voluto, imposto, Savic, così tanto per dire. A già ma da noi i fattori tattico tecnici non contano, conta solo il denaro nelle tasche del presidente. Oggi chiaro che le motivazioni non potevano che essere diverse. Ovvio che la partita di domenica con l’Inter ha dilapidato tante energie mentali e fisiche. Però… 50 minuti con l’uomo in più. Senza aver impensierito Sirigu. Anzi facendo il secondo tempo peggio del primo. A parte il portiere non si salva nessuno, e i subentranti dalla panchina non hanno fatto meglio. Brekalo ci ha provato ma poi si è subito adeguato. Ansaldi manco ci ha provato. A dire il vero Pjaca pure, a cui veniva data un’occasione, non si è praticamente visto. Penoso. Ripeto un talento buttato nel cesso. Ha spinto poco Singo, hanno fatto confusione e basta Mandragora e Lukic. Belotti non pervenuto, pensava alla Nazionale il Gallo. Fuori Sanabria, fuori Djidi, Juric in panca aveva solo Zaza. Visto che Pelleri è venuto a Torino a fare fisioterapia. Mentre cosa sia venuto a fare Seck bisogna chiedere a Vagnati, di nuovo. Ripeto la differenza l’hanno fatto gli stimoli, la bolgia della Nord a Marassi, gli obiettivi. Però almeno la dignità, quella va conservata, Sirigu non ha fatto una parata. Certo non è una gran novità, anzi è forse la conferma di un problema. In trasferta il Toro ha fatto pochissimi punti e segnato ancor meno, otto partite senza vittoria. E Juric anche quest’anno dovrà meditare sul calo del girone di ritorno, perché, comunque andranno queste giornate finali, è evidente. Un tecnico ambizioso come il croato non può permettersi questi cali. Lo dicono i numeri. Dopo la sosta azzurra si va a Salerno. Ambiente simile, stimoli identici, pubblico appassionato. Ripetere una prestazione di merda come questa non è accettabile.