Stefano Sorrentino
Stefano Sorrentino

Verona in un angolo del cuore, il calcio vissuto «come una malattia», per usare una metafora cara anche a Luca Campedelli, e il Chievo tra i ricordi più emozionanti: Stefano Sorrentino, in perfetta forma fisica e brillante come quando si agitava tra i pali, è da pochi anni uscito dal mondo del pallone ma studia per ritornarci.

Presidente del Chieri - provincia di Torino - fino a un mese fa, oltre che apprezzato opinionista televisivo, domenica stava in tribuna a Gorgonzola per seguire Atalanta Under 23-Virtus. Perché «ero a Bergamo con mia moglie, quindi comodo», rivela. E perché in un potenziale futuro da direttore sportivo (il patentino ce l’ha) o da procuratore sportivo (qualcosa ha già combinato) la Serie C può offrire un bel po’ di spunti

L'intervista

Stefano Sorrentino, ex portiere, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, per parlare dell'inizio di stagione del Napoli: 

Il campionato è lungo, il Napoli non ha le coppe e può recuperare. Finché il mercato è aperto a campionato in corso ci sarà sempre un po’ un caos, per le società è un grosso problema. 

Ci sono società come l’Atalanta che chiudono le trattative in due ore e altre che ci mettono settimane intere. S’è fatto male Scamacca e in un giorno han preso Retegui e hanno strappato Brescianini al Napoli. L’Atalanta ha più disponibilità economica delle altre, però vanno fatti i complimenti ai dirigenti orobici.

Sorrentino
Stefano Sorrentino

Manna

Quando arrivi in una piazza come Napoli e devi ripartire da zero puoi avere delle difficoltà. 

Il caso Osimhen è difficile da risolvere, il Napoli non vuol farsi prendere per il collo e quindi la situazione si complica.

Juan Jesus, il Napoli ed il Torino

Ci può stare una gara sbagliata, non bisogna colpevolizzarlo. Il Napoli, come il Torino, è la squadra più incompleta dal punto di vista numerico.