Paolo Vanoli
Paolo Vanoli

L'impatto di Vanoli

Devo fargli i complimenti, lo conosco benissimo sin dai tempi di Venezia: io ero un giocatore esperto, lui un ragazzino che si approcciava al grande calcio da poco tempo. Già allora, però, aveva il fuoco dentro. 

Penso sia stato bravissimo perché non si è dato la zappa sui piedi insistendo su un solo modulo, anzi ha trovato il coraggio per cambiare. Il gruppo ha trovato nuove certezze e va dato atto a Vanoli di non aver perso la rotta dopo l'infortunio di Zapata. La gavetta che ha fatto negli anni gli ha permesso di arrivare a Torino caratterialmente pronto. 

Ricci
Samuele Ricci

Da chi partire per alzare l'asticella?

Da Vlasic e Ricci: il croato non ha molti rivali in Europa nel suo ruolo. Finalmente ha campo da aggredire, Vanoli gli ha tolto i tanti compiti difensivi che aveva prima e ora sta dimostrando di essere un giocatore totale. 

Le sue qualità non sono così comuni, anzi. E poi c'è Ricci: se gioca in nazionale un motivo ci sarà. Sostituire uno così sarebbe un'impresa per il Toro, ma Cairo resisterà di nuovo all'assalto del Milan? Io non credo, ma spero di sbagliare. 

Cosa manca per puntare all'Europa?

Il mercato invernale dimostra che coi giocatori forti e senza lesinare sempre sul bilancio si può arrivare lontano. Basta seguire l’esempio del Bologna: vende Calafiori e Zirkzee, ma reinveste tutto subito con giocatori giovani e di alto livello.