Riccardo Cucchi
Riccardo Cucchi

La voce di Riccardo Cucchi è stata il cuore di ogni domenica per circa trent'anni. Dalla sua postazione appartata, isolata in mezzo alla folla formicolante sulle tribune, ha riempito i nostri pomeriggi di emozioni narrando da testimone diretto decine di campionati, centinaia di partite, migliaia di minuti di calcio. 

In una notte d'estate ha gridato per quattro volte «Campioni del mondo», ed è iniziata la festa di tutti, da Berlino alle piazze di paesi e città dell'Italia intera. Attraverso il suo microfono ha accompagnato vittorie impossibili da dimenticare: la Champions League dell'Inter, lo scudetto travolgente della Roma, quello del riscatto bianconero nel 2012.

La sua voce

Il segreto della sua voce è un paradosso: l'equilibrio perfetto tra passione ed eleganza, entusiasmo e riservatezza. Ecco perché Riccardo Cucchi ha confessato di essere un tifoso biancoceleste soltanto al termine dell'ultima radiocronaca, quando è stato abbracciato dal pubblico di San Siro come si fa con i grandi campioni e i grandi amici

Milinkovic Savic Zapata
Vanja Milinkovic Savic e Duvan Zapata

Toro capolista, Cucchi: "Una classifica romantica”

Riccardo Cucchi, voce storica del calcio in Rai ha analizzato il sorprendente primato in classifica del Torino in Serie A dopo la quinta giornata della massima serie con un post sul proprio account Facebook

Il Torino è primo, da solo. Non succedeva da 47 anni. Erano i tempi di Pulici e Zaccarelli, era il calcio degli anni 70. Permettetemi di scrivere che guardare la classifica oggi ha un che di romantico. Sappiamo, e lo sanno per primi i tifosi granata, che non durerà. 

Ma alla quinta di campionato vedere il Torino lassù, risveglia un richiamo sopito: quello di un calcio in cui a vincere non siano sempre le solite, un calcio che dia la possibilità anche ad altri di gioire delle vittorie. Non succederà nemmeno quest'anno, con ogni probabilità. 

Ma per una settimana vedere il Torino in testa e, nelle posizioni alte della classifica anche Udinese ed Empoli, è una piacevole sorpresa. In 24 anni, per 21 volte hanno vinto Juventus, Milan ed Inter. Per tre volte, una a testa, Lazio, Roma e Napoli. 

Brave le grandi, sia chiaro. Ma maggiore competitività farebbe bene al calcio italiano e ai suoi tifosi. Per questa ragione, oggi, il mio commento si ferma qua. Almeno per una volta. Complimenti al Torino e a Vanoli.


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