La ventiduesima giornata conferma il primato di una capolista, l'Inter, che con una prova di maturità supera, senza troppi danni, l'ostacolo Atalanta. Il Milan, danneggiato da un episodio nel finale di partita, perde un'occasione decisamente favorevole per superare i cugini, pur avendo una partita in più. Non si può comunque non evidenziare come oggi il gioco espresso dai rossoneri risenta di una scarsa velocità di verticalizzazione delle giocate (già manifestata nel match vinto contro il Genoa) e sembra più il frutto di iniziative singole che di manovre collettive. C'è tempo perché ritorni un po' di brillantezza.
Bene il Napoli che certifica il momento no del Bologna. Bene pure la Juventus che prosegue il suo cammino verso una posizione Champions.
Nelle posizioni appena sotto vincono tutte le squadre: Lazio, sui resti della Salernitana, Roma, contro un buon Cagliari, e Fiorentina che ha passeggiato su un Genoa imbarazzante e, a questo punto, seriamente candidato alla retrocessione.
Per il resto, nel gruppo di mezzo, benissimo il Toro ed il Verona, con quest'ultima che ha tenuto in mano, per lunghi tratti di partita, le redini contro il Sassuolo, prossimo avversario del Toro.
Per le posizioni in coda si allarga il bacino di formazioni che potranno essere coinvolte nella lotta per restare in serie A. Tra queste il Venezia, la Sampdoria,ora in mano al redivivo Giampaolo, e l'Udinese.
Mi preme sottolineare la prestazione dello Spezia: a San Siro si è vista una squadra tonica, molto ben allenata, con ottime individualità. Aver tenuto Tiago Motta si sta rivelando la scelta più giusta e saggia, ancorché ciò sia avvenuto più per una combinazione che per un atto di precisa volontà da parte dei dirigenti liguri. E' il caso di dire che a volte il fato restituisce esiti insperati.