Caro Presidente che ti credi tanto amato ce la prendi una punta?

Urbano Cairo in settimana ha twittato che infine i tifosi del Toro gli vogliono bene. Sconosciute le fonti di tanta sicurezza. Il presidente avrebbe potuto contraccambiare prendendo una punta, visto che è da tempo che si sa che Pellegri resterà fuori fino a fine gennaio e Sanabria segna davvero pochino. Ma come sempre aspettiamo la prossima volta. E quindi sbattiamo nel muro veronese per tutto il primo tempo, facile per loro intercettare il lancio lungo di Savic per Vlasic, non proprio una torre. E prendiamo un gol di testa da uno che si chiama Djuric e segna solo di testa. Vista la stazza. Alcune considerazioni sparse. Schuurs, bellissimo vedere finalmente un giocatore così con la maglia del Toro, ma per citare un motivetto tanto in voga sotto le feste “ma dove vai??” In Italia contro avversari che sanno fare poco ma bene è meglio stare accorti in difesa. O se no almeno farsi seguire da qualcuno in attacco. Se no è spreco di energie. Savic ancora incerto, contro un avversario cosi, dopo un cross così limpido, facile, un portiere dovrebbe aiutare i suoi difensori con le mani. Poi per carità oggi fanno punti le ultime tre, segno che le motivazioni e la disperazione hanno avuto la meglio, dopo tanta pausa. Dopo il grande gol di Miranchuk, che va a tratti ma possiede classe sopraffina, abbiamo pressato meglio con Sanabria in campo. Segno appunto che ci vuole una punta. Continuo a vedere solo lampi, inutili, da Radonjic. Un attaccante vero con dietro Vlasic e il russo. Perché se i gol divorati da Lazovic e Linetty danno un senso al pari, la superiorità del possesso palla granata dimostra quanto il Toro giochi e pressi ma fatichi a finalizzare. L'ultimo colpo di testa di Lukic aumenta solo i rimpianti. L’abbiamo capito tutti meno il tanto amato.