Marco Ferrante: "Il Toro non costruisce ma sostituisce. Manca l'ambizione"
L'ex bomber granata non le manda a dire e in una intervista a Tuttosport dice la sua sulla gestione del club
Marco Ferrante, ex attaccante del Torino, 235 partite e 144 gol, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport per commentare la situazione in casa Torino.
La convince Duvan Zapata capitano?
"Ha fatto sempre gol nella sua vita e continuerà a farne: lui è la certezza del Toro, è un leader assoluto e con lui la doppia cifra è sicura pure quest’anno. Normale che Vanoli abbia scelto di dare la fascia al colombiano. Certo, non si può pensare di vivere solo grazie ai gol di Zapata e penso che ai granata manchi esattamente questo".
Il discorso riguarda anche le ambizioni del Toro?
"Assolutamente sì. Chiariamo un concetto: i miei trascorsi al Toro riguardano un periodo in cui non avevamo stabilità societaria e questo pesa enormemente. A Cairo bisogna riconoscere questo: cascasse il mondo, oggi i granata in Serie B non ci vanno, nemmeno se disputano un brutto campionato. Il club è solido, non ha problemi e va avanti praticamente col pilota automatico. Ma i tifosi si chiedono sempre la stessa cosa: perché Atalanta, Fiorentina e Bologna, per esempio, riescono a fare risultati che per il Toro sono sempre impossibili? L’ambizione manca ancora, mi pare innegabile".
Pensa che il vero problema a monte sia come Cairo gestisce il Torino? Discende tutto da lì?
"Basti pensare alla cessione di Buongiorno: se una società decide di costruire una squadra ogni anno più forte, aggiunge dei tasselli e non li vende. Il Toro non costruisce, ma sostituisce. Non vedo programmazione, vedo invece un pensiero rivolto alla giornata, ragionamenti stagione per stagione. Se guardo la rosa di oggi dico: ma se Zapata si becca un raffreddore, come fa il Toro a vincere una partita? Chi fa gol? Chi salta l’uomo? Chi toglie le castagne dal fuoco? I problemi sono sempre i soliti".