Dopo aver ottenuto una salvezza tranquilla, ora i granata puntano ancora più in grande

“Ad maiora semper”, ovverosia aspirare a cose più grandi. Mai locuzione latina fu più azzeccata per descrivere il Torino di quest’anno, che dopo aver raggiunto la salvezza anzitempo ora vuole alzare ulteriormente l’asticella. Oltre a classificarsi tra le prime dieci di Serie A, soprattutto adesso che si trova all’undicesimo posto, l’idea sarebbe quella di provare a conquistare 50 punti. Questi sarebbero il degno coronamento di un percorso fin qui molto buono: a parte la sconfitta contro il Genoa, i granata hanno recentemente pareggiato con Juventus e Inter e vinto (bene) con la Fiorentina. Insomma, il ruolino di marcia è di quelli importanti. I 3 punti ottenuti con la Salernitana, nel corso di un match ruvido e non facile da interpretare, hanno poi regalato nuove forze psico-fisiche agli uomini di Jurić, da sfruttare da qui a fine maggio. Con un Belotti finalmente tornato ai suoi livelli, non aspirare a cose più grandi sarebbe un peccato per questa squadra quadrata, coesa e capace di giocarsela contro qualsiasi avversaria.

I “segreti” di questo bel campionato

Come detto in precedenza, il Torino, avendo ottenuto con largo anticipo una salvezza tranquilla, ora punta a tagliare il traguardo dei 50 punti in classifica. Un traguardo sicuramente alla portata dei granata, che quest’anno hanno dato il loro meglio contro le big, ad esempio contro l’Inter, squadra con cui hanno recentemente pareggiato e forse avrebbero meritato i 3 punti. Siccome l’Europa, numeri alla mano, è fin troppo lontana, già il fatto di poter restare in scia a quelle formazioni che il prossimo anno disputeranno le coppe internazionali sarebbe ottimo, un punto di partenza per pianificare un futuro sportivo ancor più roseo. Ma come mai il Torino nel corso di questa stagione sta regalando grandi gioie ai tifosi? In primis grazie al lavoro di Ivan Jurić, capace di dare finalmente un’anima all'11 titolare, che oggi esprime un gioco attento in fase difensiva e propositivo in attacco, e in seconda battuta grazie a un calendario fitto di appuntamenti ma non troppo, fatto solamente di gare di A. Diversamente dai club più blasonati che scendendo in campo ogni 3 giorni rischiano di avere i migliori calciatori spesso infortunati, i granata hanno avuto, e hanno tuttora, la possibilità di allenarsi con regolarità, preparando ogni gara per tempo. Un bel vantaggio che fa la differenza, soprattutto adesso che il campionato sta per volgere al termine.

E per quanto riguarda il futuro?

La società di Urbano Cairo, non è un mistero, starebbe già lavorando in vista della prossima stagione. La volontà sarebbe quella da un lato di riconfermarsi nella parte sinistra del tabellone e dall’altro lato di crescere imitando il modello Atalanta. Detto altrimenti, i granata faranno di tutto per prendere confidenza con l’Europa del calcio, come hanno fatto i bergamaschi nell’ultimo quinquennio. Non con l’inserimento di giovani di prospettiva, magari provenienti dal vivaio, quanto allestendo una squadra competitiva. E per farlo sarà necessario qualche sacrificio importante, come la cessione del fortissimo difensore Bremer all’Inter, che si sta guardando intorno visto che Stefan de Vrij quasi sicuramente lascerà. Con i soldi incassati – non meno di una ventina di milioni – il Torino potrebbe puntare forte sul sostituto del brasiliano, quel Di Marco che all’Inter non sta giocando moltissimo. Nonostante sia un calciatore polivalente e dotato di ottime caratteristiche offensive non sta ottenendo le attenzioni che merita, che avrebbe se scegliesse il Toro. Al di là degli intrecci di mercato tra granata e nerazzurri, per il futuro c’è ancora bisogno di Belotti; per convincerlo a restare basterebbe rinnovargli il contratto, con la promessa che la squadra, come sembra stando agli ultimi rumor, il prossimo anno andrà rafforzandosi. Il capitano è un imprescindibile del progetto di Ivan Jurić, come ribadito più volte dall’allenatore nel corso delle ultime interviste. Certo, se questo campione ritrovasse il feeling con il goal come qualche anno fa, quando il suo cartellino valeva non meno di 100 milioni di euro…