Un mercato da pane e...Salama.
Analisi dell'ennesimo deludente calciomercato del Torino, tra illusioni e improbabili scommesse
Il calciomercato del TORINO FC
Cari amici di fede granata…fede che, nel mio caso, il sig. Presidente sta tentando con successo di far evaporare.
Ieri si è chiuso il mercato invernale, quello che un tempo veniva chiamato di riparazione, si svolgeva a novembre e durava pochi giorni.
Ebbene, per il Torino, ciò che c’era da riparare era chiaro e ben definito sin da ottobre quando, purtroppo, fece crac il ginocchio di Duván Zapata l’unico giocatore in rosa al livello di squadre che ormai stanno ad anni luce dal Torino Fc.
Apro una parentesi, molto buono il punto strappato a Bergamo tra sacrificio, grinta e pure fortuna; ma che sensazione di umiliazione vedere la nostra squadra giocare come una qualunque provinciale al cospetto di chi ha capito che, nel calcio, non sempre le spese sono semplici costi bensì investimenti.
Ma torniamo al mercato, dunque al Torino serviva un attaccante per sostituire Zapata e lo stesso allenatore Paolo Vanoli aveva più volte dichiarato di aver chiesto alla proprietà un solo acquisto: una punta.
Urbano Cairo ad ottobre dichiarava che un società importante deve arrivare a gennaio con le idee chiare, pronta a mettere subito a disposizione dell’allenatore una punta, appunto: una società importante…
Infatti abbiamo passato tutto il mese a rincorrere nomi che non sto ad elencare ma che alla fine sono rimasti tali, illusioni e basta. E come troppo spesso accade, all’ultimo secondo, dell’ultimo giorno ecco che arriva l’ennesima scommessa, tal Amine Salama che, penso, sia conosciuto solo all’interno della sua famiglia e, forse, solo dai parenti più stretti. Al suo attivo uno score di poche partite giocate, zero gol e zero assist messi a referto. Tra l’altro pare che per acquisirlo sia stato chiesto l’aiuto dello stesso intermediario che ha favorito la cessione di Ilic allo Spartak Mosca.
Ora, sia chiaro, io non ce l’ho col ragazzo, ma i suoi trascorsi non fanno sperare molto e, in più, ben sperare non fa neppure la storia delle scommesse fatta da Davide Vagnati; anche in questo caso vi risparmio l’elenco che è, comunque, molto lungo e sconfortante.
Pensare che ad un certo punto, la scorsa settimana, ero stato colto da un attimo di ottimismo per l’acquisto di Casadei per un cifra prossima ai 15 milioni, strappato ai non tanto simpatici laziali di Lotito. Alla giovane promessa si era aggiunto l’arrivo di Elmas, un passato di rilievo nel Napoli, ma con un presente che l’ha visto molto spesso in panchina; quindi con una condizione da ricostruire.
Ma non sia mai che il nostro presidente ci faccia intravedere la possibilità che nel Torino Fc ci sia un minimo sentore di progetto e la voglia di migliorare la squadra.
Infatti si arriva agli ultimi giorni di mercato quando ci si aspetta l’acquisto della tanto indispensabile punta e invece…già invece.
Arrivano le cessioni di Vojvoda e Ilic che, sicuramente, hanno un senso visto il contratto in scadenza del primo e lo scarso impegno sempre dimostrato dal secondo. Tra l’altro le due partenze portano nelle casse sociali oltre 20 milioni di euro. A questo punto ci si aspetta che la somma incassata venga almeno parzialmente investita per la tanto sospirata punta, dico parzialmente perché c’è da coprire l’investimento fatto su Casadei, non sia mai!!!.
Ma perché sperare quando si ha a che fare con Urbano Cairo, infatti arriva Biraghi per sostituire numericamente Vojvoda, giocatore con un discreto passato ma con un presente con molti punti interrogativi, per la cui partenza i fratelli viola hanno dato fondo alle scorte di champagne per festeggiare.
E la punta chiederete voi? La punta arriva sul gong ed è il già citato Amine Salama.
Conclusione: l’unica cosa chiesta dall’allenatore viene bellamente disattesa, forse a centrocampo siamo più forti ma, soprattutto, nelle casse sociali entrano ulteriori 10 milioni.
Tanto i corifei del Presidente, da domani, inizieranno a tessere le lodi per questo munifico calciomercato del Torino.
Aspettiamo con ansia le ormai scontatissime dichiarazioni di Cairo e Vagnati che esalteranno gli arrivi, daranno grande risalto alla risolutezza con la quale sono stati respinte le richieste per Ricci, tanto l’estate è vicina, e garantiranno che per Casadei il Torino è uno step per poi passare ad una squadra importante.
Benvenuti nel meraviglioso mondo di Urbano Cairo!
Sandro Mellano