Il Toro regala un punto a Nicola, realizziamo troppo poco chissà come mai?

La Salernitana decide di affrontarci con un portiere in porta Ochoa, bravo, oggi quasi insuperabile. Prendiamo atto che hanno messo un portiere in porta. Noi abbiamo fatto una scelta differente, mettendo tra i pali un ex giocatore di Basket che voleva essere Ibra. Per carità oggi incolpevole, ma certo rimangono le almeno dieci parate del rivale. Perchè il Toro ha avuto almeno dodici palle gol, due pali con Schuurs e Rodriguez, e un primo tempo del tutto dominato. E se vogliamo nel secondo, dove abbiamo sofferto di più, loro hanno segnato su uno svarione inguardabile di Vojvoda, che nemmeno un ubriaco ai Mercati Generali. Dispiace perché nel primo tempo mi era piaciuto.  Poi un tiro radente di Piantek, con la nostra difesa colpevolmente ferma. Dopo di nuovo pressing torinista. Dicevo dodici palle gol, l’unica realizzata l’ha colpita un attaccante, Sanabria, che però prima si era  mangiato un gol enorme. Io continuo a chiedere, il Toro gioca bene ma se a stoccare, finalizzare, fosse una punta vera invece di Zima, Singo, se ci fosse un bomber in mezzo a sfruttare il lavoro di Vlasic, Radonijc, Lazaro o Vojvoda stesso? Non sarebbe meglio? Dubbio che ormai mi porterò fino a giugno, già lo so. Mi hanno fatto rimpiangere pure Bonazzoli. Ripeto in fase conclusiva, di questo parlo, poi la creazione del gioco è un nostro punto forte e oggi il primo tempo è stato avvilente per Nicola, già con le valigie pronte nell’intervallo. Tanto che, sotto di un gol all’Arechi, negli spogliatoi si sentivano solo le voci, le urla, di Juric incazzato nero per il mancato raddoppio. La Salernitana del primo tempo non aveva nemmeno la cattiveria del Verona di mercoledì, bisognava chiuderla, nonostante le parate del loro portiere. Questa squadra pecca anche di superbia, il Mister l’aveva capito. In vantaggio noi, subiamo due contropiedi per il loro pareggio e la rasoiata di Piantek. Sotto porta troppi merletti, Zima quel colpo di tacco a due passi da Ochoa lascia perplessi. Si doveva vincere, bisognava già aver dato a Juric i mezzi per farlo.